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Coronavirus Buccinasco

Il sindaco mette un gazebo per dare mascherine, esposto contro di lui. Ma è tutto in regola

La risposta del prefetto a un consigliere d'opposizione non lascia alcun dubbio: il sindaco poteva installare il gazebo a fini istituzionali

Anche durante il periodo di emergenza Covid, un'amministrazione comunale ha tutto il diritto di allestire un gazebo all'interno di un mercato, se lo fa a fini istituzionali. E', in sintesi, la risposta del prefetto di Milano Renato Saccone all'esposto presentato all'inizio di dicembre da Manuel Imberti, consigliere comunale della Lega a Buccinasco, nell'hinterland milanese. Risposta che "assolve" con formula piena il sindaco di centrosinista Rino Pruiti.

Finisce quindi in una bolla di sapone la polemica che aveva tentato di "scuotere" la politica della cittadina. «La Lombardia - scriveva ai tempi il consigliere del Carroccio - è stata zona rossa per diverse settimane: ristoranti, bar, palestre e molte altre attività commerciali restano tuttora chiuse. Buccinasco è uno tra i paesi dell’Hinterland con il maggior numero di multe effettuate dalla Polizia locale, il sindaco ha fatto ordinanze per rendere più severe le misure. Eppure sembra che non tutti rispettino le norme contenute nel Dpcm. Se nei mercati non possono essere presenti altri banchi o gazebo al di fuori di quelli alimentari e non sono ammesse deroghe come ammettono gli uffici, perché il sindaco ha fatto i gazebo al mercato in questo periodo con tanto di foto postata su Facebook?».

Il perché, nero su bianco nella risposta del prefetto, è presto detto. «E' emerso - si legge - che la struttura (il gazebo, n.d.r.) è stata utilizzata dal sindaco per la propria attività istituzionale, in due episodi, uno per la distribuzione di mascherine di comunità o chirurgiche e, nell'altro, come punto di ascolto delle critiche e dei suggerimenti degli avventori del mercato alimentare, soprattutto delle persone molto anziane che non usano internet». Ma il prefetto va anche oltre e aggiunge che, dai riscontri delle forze dell'ordine, non si sono registrati assembramenti. E, «contrariamente a quanto asserito nell'esposto, non risulta che abbia avuto luogo la distribuzione di volantini». 

Insomma, tutto lecito e regolare. «In pratica Imberti mi ha accusato di fare il mio dovere di sindaco. Fosse per lui, io non dovrei stare vicino ai miei cittadini», il commento a posteriori del primo cittadino.

In tutta Italia, del resto, le amministrazioni comunali di ogni colore politico hanno allestito gazebo, punti informativi e quant'altro all'aperto, nei luoghi frequentati anche in emergenza sanitaria come i mercati, per dare informazioni e distribuire materiale di protezione.

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