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Venerdì, 19 Aprile 2024
La querela

Burioni vince in tribunale contro il medico delle "cure domiciliari"

Il virologo era stato querelato ma il gip ha disposto l'archiviazione

Il virologo Roberto Burioni ha sconfitto in tribunale un collega medico di Milano che lo aveva querelato sulle cure domiciliari contro il covid. E' lo stesso primario del San Raffaele a rivelarlo, postando sui social il documento (datato 7 giugno) del tribunale di Milano, che sancisce l'archiviazione del procedimento.

Tutto era nato da un tweet di Burioni con il quale il virologo si scagliava contro le cosiddette cure domiciliari, a base di cortisone e idrossiclorochina, a suo dire (e in sintonia con l'Aifa e il mondo scientifico in generale) non solo inutili ma anche dannose. A causa di quel tweet, Burioni ha ricevuto una querela da parte di Andrea Stramezzi, medico dell'ordine provinciale di Milano (che parrebbe ora sospeso), che si è sentito chiamato in causa (pur non citato) perché è uno dei professionisti che ha prescritto proprio quella cura a diversi pazienti.

Stramezzi, stando al racconto di Burioni, si è poi opposto all'archiviazione proposta dal pubblico ministero e, così, la questione è stata analizzata dal gip, che ha comunque accolto l'archiviazione affermando che Burioni, nel tweet, aveva legittimamente espresso un giudizio "inerente alla scorrettezza scientifica di determinati approcci terapeutici", sottolineando (il gip) che questi approcci erano stati in passato "stigmatizzati dall'Aifa e dal ministero della salute". 

"Tutto è bene quello che finisce bene - commenta Burioni - e ringrazio Stramezzi per avere offerto la guancia per un secondo sonoro ceffone giudiziario", ma alla luce di quanto accaduto Burioni suggerisce appunto ai colleghi impegnati a divulgare di procurarsi un buon legale. "Io ho la fortuna di averne uno bravissimo - scrive - al quale devo tantissimo e al quale Stramezzi deve una brutta gastrite e una figuraccia pubblica che speriamo sia utile ai pazienti per orientarsi".

Infine Burioni si toglie un ultimo sassolino dalla scarpa e posta una notizia secondo cui, in California, un medico che aveva venduto idrossiclorochina online, proponendola come rimedio anti covid, è stato condannato a trenta giorni di carcere e un anno di arresti domiciliari: "Negli Stati Uniti i ciarlataini vengono sbattuti giustamente in galera per un mese e agli arresti domiciliari per un anno", il commento del virologo.

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