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Milano, Netflix "celebra" il ritorno alla normalità. Ma per la Lega è campagna pro-Sala

La campagna "Goditi lo spettacolo della città" con finti titoli di produzioni. E la polemica per "Il traffico del corso": secondo un leghista in Regione sarebbe un sostegno alle politiche di Sala sulla mobilità

Cinque poster maxi formato per "celebrare" il ritorno alla normalità (o a una nuova normalità) dopo il lockdown dovuto all'emergenza sanitaria da Covid-19. Li ha affissi Netflix per le strade di Milano, come fossero le pubblicità di cinque nuove produzioni. Ma non è così, ovviamente. Si tratta semplicemente di "accogliere" i cittadini che si riappropriano delle strade milanesi, della vita quotidiana, si potrebbe dire del "tran tran". Eppure c'è polemica: un consigliere regionale della Lega, Andrea Monti, ha voluto vedere dietro uno dei poster un sostegno indiretto alle politiche del sindaco Beppe Sala sulle piste ciclabili.

Il claim del messaggio della multinazionale - che, durante il lockdown, ha registrato una crescita di quasi 16 milioni di abbonati in più nel mondo - è chiaro: «Goditi lo spettacolo della città», cioè torna a uscire, a vivere la città, le sue strade, le sue piazze, i suoi negozi, i suoi locali. E poi un titolo, che sembra appunto quello di un film o una serie tv. Infine: «Disponibile qui, non su Netflix».

Milano, la campagna di Netflix dopo il lockdown (foto Dude, Linkedin)

Ed ecco i "titoli" dei poster: Il traffico del corso, Un'avventura in Citylife, Rifarsi il look in via Torino, Magia di Brera, Una vasca in centro. Una strategia di puro guerrilla marketing, anche se in questo caso non a costi contenutissimi date la dimensione e la centralità dei manifesti, firmata dall'agenzia Dude, che però è riuscita a generare polemiche. Il consigliere regionale branzolo della Lega Andrea Monti ha infatti voluto vederci un messaggio di propaganda indireta in favore delle politiche ambientaliste di Sala.

Monti parla di «assist alle scelte di mobilità operate dal sindaco e dall'amministrazione a guida Pd» e dichiara che «il cartellone in questione - "Il traffico del corso", n.d.r. - non sponsorizza alcun programma della piattaforma e questo rafforza il dubbio che l’operazione sia finalizzata unicamente a sostenere le battaglie di chi governa Milano, pura propaganda politica a favore della maggioranza di centrosinistra».

Il leghista: «E' contributo per campagna elettorale a Sala»

Per Monti è «evdente l'allusione alle scelte, a nostro avviso nocive e propagandistiche, fatte da Sala in materia di mobilità», ovvero la pista ciclabile in corso Buenos Aires e le limitazioni alla circolazione dei mesi scorsi, «in polemica con la Regione e dannose per moltissime persone che lavorano nel capoluogo». La conclusione? L'esponente della Lega si chiede come mai Netflix abbia investito denaro «per sostenere le scelte dell'amministrazione» e si domanda se questo non costituisca «una forma di sostegno alla campagna elettorale». Infine la promessa: «Mi impegnerò a scoprire a quanto ammonta il contributo speso per questa operazione».

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