Le strade di Milano si sono svuotate ma la metropoli lombarda non ha le sembianze di una città fantasma: lo si percepisce girando sotto la Madonnina, lo certificano i dati pubblicati dai colossi della tecnologia. Milano è più "animata" rispetto alla primavera, quando ci fu il lockdown "vero", ma è tremendamente vuota rispetto a una normale giornata autunnale pre covid.

Secondo i dataset pubblicati da Apple, ricavati attraverso le richieste di indicazioni stradali alle mappe della società di Cupertino, la curva degli spostamenti dei milanesi ha iniziato a flettere verso il basso a partire da metà ottobre, praticamente quando la regione ha imposto la chiusura ai bar alle 24, rendendo obbligatorio dalle 18 il servizio al tavolo. Non solo: una ulteriore spinta verso il basso è avvenuta con l'istituzione della zona rossa. Al 14 di novembre - ultimo giorno rilevato dal colosso californiano - gli spostamenti rispetto a una normale giornata pre covid sono calati del 63% in auto e del 67% a piedi.

Non sono i numeri della scorsa primavera quando gli spostamenti erano crollati oltre quota 90%. Un esempio? A Pasqua, 12 aprile 2020, si era spostato solo l'8% di una normale giornata - 7,93 -, mentre la percentuale di persone alla guida aveva sfiorato il 10%, 9,91.

Anche Google "certifica" il calo degli spostamenti a Milano. La presenza sui mezzi pubblici, rispetto al periodo di riferimento, è diminuita del 61% mentre la presenza nei luoghi di lavoro è calata del 47%. Sono diminuite anche le presenze nei parchi, -18%, e nei negozi, -61%. In controtendenza, ovviamente, le presenze nelle abitazioni, che hanno fatto segnare un +23%. BigG ha creato i suoi report attraverso l'insieme di dati aggregati e anonimi degli utenti che hanno attivato l'impostazione Cronologia delle posizioni.

Foto - I movimenti "ripresi" da Google