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Sarà alla Fiera di Rho (e non al Portello) il nuovo centro tamponi di Regione Lombardia

La Regione aveva comunicato che sarebbe stato aperto a "Fiera Milano City", cioè al Portello. E le Rsa stanno inviando in pronto soccorso i loro positivi senza sintomi. Usuelli (+Europa/Radicali): "Si sovraccarica inutilmente il sistema"

Contrariamente a quanto comunicato da Regione Lombardia, il nuovo centro tamponi non si troverà a Fiera Milano City (cioè al Portello) bensì alla Fiera di Rho. Si tratta di uno dei provvedimenti decisi dalla task force regionale sui tamponi, comunicati nel tardo pomeriggio di lunedì 27 dicembre. Il centro tamponi sarebbe comunque attivo tra pochi giorni, forse entro l'ultima settimana dell'anno, mentre da mercoledì 29 sarà pronto il centro tamponi di Gallarate all'ex caserma di via Milano. 

Già aggiunte invece otto linee di tampone al drive through del parcheggio 'Trenno' di via Novara (lo ricordiamo: si trova sulla carreggiata in direzione Milano, all'altezza dello svincolo per Figino). Il drive through del San Carlo resta aperto fino alle 21, gli altri chiudono alle 15. Sempre la task force ha chiesto ai medici di medicina generale di fare i tamponi (risale a più di un anno fa l'accordo in base al quale avrebbero iniziato a farli) e alle farmacie di prolungare gli orari.

I medici, da giorni, suggeriscono agli asintomatici contatti stretti di positivi di non fare la 'corsa al tampone', ma semmai di auto isolarsi per precauzione, mentre sul fronte scolastico i compagni di classe degli alunni positivi devono fare il test rapido per poter chiudere il proprio isolamento; nessuna conseguenza sui compagni per chi è invece positivo da dopo Natale. 

Gli ospedali

Il fronte ospedaliero sembra per ora reggere bene l'impatto della variante Omicron. Il 26 (stando al bollettino del 27) si sono contati cento ricoveri in più in area non grave, ma dai nosocomi è quasi unanime la voce per la quale si riescono a gestire tutti i malati, anche quelli ricoverati non per covid (nella prima ondata del 2020 non era così). Tuttavia appaiono esserci alcune storture. Come quella segnalata da Michele Usuelli, medico e consigliere regionale di +Europa/Radicali, secondo cui le Rsa starebbero mandando in pronto soccorso i pazienti positivi senza sintomi "sovraccaricando ulteriormente il sistema: scelta illogica".

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