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Lo chef (con il locale chiuso) che passa le domeniche a cucinare per i senzatetto

A Pasqua parmigiana per tutti. E ogni domenica chef Tamburrino replicherà

A Natale aveva preparato il pranzo per gli ospiti del dormitorio Spazio 37 di Monza. Per Pasqua ha replicato e ha prepara una squisita parmigiana, d’asporto, per le oltre 150 persone in difficoltà che vivono fuori dalla stazione centrale di Milano. E l'appuntamento non si limiterà solo alla domenica di Pasqua, ma proseguirà ininterrottamente per tutte le domeniche dell’anno.

Un pranzo speciale, preparato dal cuoco monzese d’adozione Giancarlo Tamburrino quello che dal 4 aprile verrà servito ogni domenica dai volontari dell’associazione monzese #Foodforall di Fondazione Cumse Ong alle centinaia di persone senza fissa dimora. Giancarlo - 30 anni, che gestisce il ristorante Pinuccia a Mare in via Lecco - le domeniche mattina le trascorrerà nella cucina dell’oratorio della parrocchia di Crocetta a Cinisello Balsamo messa a disposizione da don Alberto Beretta. 

Il cuoco monzese, insieme a un team di volontari che nel frattempo verranno adeguatamente formati, preparerà pranzi da consegnare alle persone che vivono in mezzo alla strada, ma anche alle famiglie in difficoltà di Monza, attraverso i volontari di #Foodforall. "La cucina è attrezzata per preparare almeno 200 pasti - ha raccontato Giancarlo Tamburrino a MonzaToday -. Sono orgoglioso di essere il responsabile. Il mio sogno, che già in passato avevo confidato allo psicologo monzese Paolo Piffer, è di utilizzare la cucina anche con persone che vivono ai margini della società e che, attraverso l’apprendimento di un nuovo lavoro, potrebbero avere una seconda opportunità”.

Per Pasqua, un menù semplice, gustoso e salutare: una ricca melanzana alla parmigiana e una bella fetta di colomba arricchiata dalla crema. “In questo momento è fondamentale recuperare quell’umanità e voglia di donare al prossimo che la pandemia ci ha tolto - ha proseguito -. L’ideami è nata insieme alla mia fidanzata Deborah D’Agosta. Questa emergenza sanitaria, purtroppo, ha fatto emergere tanta cattiveria e negatività anche nel linguaggio. Invece avrebbe dovuto farci riflettere sull’importanza di aiutare il prossimo. Tutti un giorno potremmo trovarci in una situazione di difficoltà. Finché siamo su questa terra facciamo del bene: io posso donare un sorriso attraverso il cibo, allora mi metto ai fornelli”.

Giancarlo da sempre, in silenzio, si è dimostrato attento e sensibile agli ultimi. Per anni ha preparato nella cucina del suo ristorante un piatto caldo per le persone in difficoltà. Ma in ginocchio si è trovato, come molti altri suoi colleghi, anche lui. Un anno di emergenza sanitaria: aperture e chiusure a singhiozzo, la necessità di doversi reinventare e riorganizzare con l’asporto e con il personale ridotto. “Il fatturato è crollato del 90% - ha spiegato -. Adesso ci stiamo muovendo su un nuovo progetto legato all’asporto e a prodotti a km zero”. L’idea di cucinare per Pasqua, e per tutte le domeniche dell’anno, per perfetti sconosciuti lo rincuora e lo riempie di gioia e di energia. “Quando a Natale ho portato al dormitorio di Monza il pranzo mi sono sentito a casa - ha ricordato -. Un calore immenso. Un affetto che mi ha riscaldato il cuore".
 

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