Covid, azioni legali contro chiusura centri estetici in Lombardia per il lockdown
La promessa dell'Unione Artigiani che si dice sconcertata per la decisione
Centri estetici chiusi dal Dpcm firmato tra martedì e mercoledì dal premier Giuseppe Conte, se la Lombardia fosse effettivamente dichiarata zona a rischio 4 ("zona rossa"). E immediata la reazione dell'Unione Artigiani Milano e Monza-Brianza, che parla di «sconcerto».
«Questa scelta - rimarca Marco Accornero, presidente dell'Unione Artigiani - appare inaccettabile soprattutto a fronte degli impegni profusi dalle singole attività per ottemperare ai precisi protocolli di salute e sicurezza, che hanno comportato anche ingenti investimenti. La serrata dei centri estetici rischia di produrre l’esplosione dell’esercizio abusivo della professione a domicilio e del lavoro nero».
L'Unione minaccia azioni legali per scongiurare la chiusura dei centri estetici. «In virtù di questa situazione - conclude Accornero - stiamo chiedendo al nostro ufficio legale approfondite valutazioni per le quali riserviamo ogni azione a tutela della categoria». Come si sa, sono stati invece "graziati" i parrucchieri e barbieri, che potranno continuare a essere aperti.