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Coronavirus

Pregliasco (Galeazzi e UniMi) contro la chiusura delle Usca: "Notizia terribile"

Secondo il virologo del Galeazzi, la pandemia è in crescita e questo potrebbe significare eccessiva pressione sugli ospedali

Aumentano i contagi di covid ma vengono chiuse le Usca, le unità speciali di continuità assistenziale create per fronteggiare la pandemia e fornire assistenza sanitaria in alternativa al pronto soccorso. Una prospettiva che il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario del Galeazzi di Milano e docente alla Statale, non esita a definire "terribile in questa fase". Secondo lo scienziato, senza il contributo delle Usca in questo momento di ondata estiva di covid c'è "il rischio dell'affollamento degli ospedali". Una possibilità concreta, visto che in tutta Italia i numeri della pandemia sono in rialzo.

"Le Usca - chiarisce Pregliasco all'Adnkronos Salute - rappresentano l'anello di congiunzione tra ospedale e territorio, in quella che deve essere la 'filiera' dell'assistenza ai pazienti covid". Per il virologo, questo intervento non solo va riattivato al più presto, ma va anche strutturato per mantenerlo in pianta stabile. "Possiamo anche modificarlo in base al contesto e alle esigenze - continua Pregliasco - ma è davvero necessario" per 'proteggere' gli ospedali, che devono recuperare i ritardi accumulati nelle fasi d'emergenza e garantire le cure a tutti gli altri.

L'ultimo giorno di lavoro per le Usca è stato giovedì 30 giugno. Ma alcune regioni si stanno attrezzanodo per prorogarle di almeno sei mesi.

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