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Tamponi covid

E' migliorata la situazione dei tamponi in Lombardia?

Ormai pienamente attiva la task force sui tamponi lanciata il 27 dicembre 2021. Non tantissimi i tamponi in più, ma un generale miglioramento organizzativo. Ma qualche coda 'mostre' c'è ancora

Ha ottenuto risultati la task force sui tamponi covid annunciata il 24 dicembre 2021, ed entrata in funzione a partire dal 27 dicembre, a livello regionale, per fronteggiare l'impennata di richieste per sospetti positivi, fine quarantena o anche solo per trascorrere tranquillamente le vacanze di Natale con familiari e amici?

I numeri dicono che, in parte, un risultato c'è stato. L'assessorato al welfare segnala il 14 gennaio che, nell'ultima settimana di dicembre, sono stati erogati 1.174.300 tamponi, mentre nella prima di gennaio (dal 3 al 9) ne sono stati erogati 1.259.356. Cioè 85 mila in più in sette giorni. Considerando il disagio delle code interminabili davanti alle farmacie o nei drive through, anche un solo tampone in più sarebbe stato il benvenuto, questo è chiaro. C'è da chiedersi se però quest'aumento valga toni trionfali.

Sempre secondo l'assessorato al welfare, ormai in Lombardia viene sistematicamente superata la quota di 200 mila tamponi al giorno. Il record il 10 gennaio con 286 mila tamponi (il bollettino del giorno successivo parlava, in realtà, di 265 mila il giorno precedente, ma cambia poco, la sostanza è che si tratta di un record. 

I numeri non sono da 'rivoluzione'

Guardando però appunto alle differenze, non sembra che si sia trattato di una 'rivoluzione'. La stessa differenza segnalata dall'assessorato, ovvero +85 mila in una settimana, non pare eclatante. Sfogliando i bollettini giornalieri di Regione Lombardia, possiamo vedere che quello del 28 dicembre (su dati del 27, la giornata d'insediamento della task force che, quindi, non aveva ancora impresso un cambiamento) riportava 224 mila tamponi, mentre quello del 12 gennaio (su dati dell'11) ne riportava 223 mila.

Il 24 dicembre il bollettino su dati del 23 riportava 208 mila tamponi, cioè sopra la soglia 'psicologica' di 200 mila. Il 24 è appunto la giornata in cui Letizia Moratti, vice presidente della giunta e assessora al welfare, annunciava l'avvio della task force per il 27. Ma la soglia dei 200 mila tamponi era stata superata anche nella giornata del 22 e del 20 dicembre (come da bollettini del 23 e del 21). 

Il vero oblettivo era ed è ridurre le code

Forse il tentativo di cambiamento più profondo non è tanto nel numero di tamponi in più, ma, come riporta ancora la nota dell'assessorato, in azioni 'collaterali' per neutralizzare le code enormi: nuovi centri tampone, l'estensione degli orari di apertura dei centri esistenti e il coinvolgimento di "tutti gli attori del servizio sanitario regionale: Ats, Asst, privati, medici di medicina generale e farmacie". E inoltre la definizione di criteri d'accesso ai tamponi e la creazione di percorsi differenziati per quarantena, sintomatici, sorveglianza scolastica e rientro dall'estero. Il lavoro più profondo ed efficace della task force è stato, probabilmente, quello di tentare di organizzare meglio il servizio. Se questo ha avuto un risultato è ancora presto per dirlo. Alcune segnalazioni dicono che qualche coda 'monstre' c'è, in realtà, ancora.

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