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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus, la commissione d'inchiesta in regione è già inutile: il Pd ritira i componenti

I tre consiglieri del Pd si ritirano. Così la commissione è già delegittimata. I fatti

Sembra essere arrivata già al capolinea l'esperienza della commissione d'inchiesta sull'emergenza Coronavirus in regione Lombardia, che dovrà - a questo punto dovrebbe - "giudicare" le mosse della giunta nella gestione dell'epidemia. 

Dopo le polemiche per la nomina di Patrizia Baffi di Italia Viva a presidente - che ha fatto gridare all'inciucio politico il Partito democratico e il Movimento cinque stelle -, giovedì c'era stata la prima riunione ufficiale per iniziare a stilare il programma, ma venerdì è arrivata la doccia fredda. 

Il Pd, che conta tre membri nella commissione, ha infatti già deciso di dire basta. “Abbiamo inviato questa mattina una lettera al presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi per manifestare tutto il nostro disappunto per il modo in cui la maggioranza a trazione leghista ha, di fatto, impedito che la Commissione d’inchiesta sull’emergenza Covid partisse correttamente. Con la medesima abbiamo comunicato il ritiro dei nostri componenti dalla commissione, come annunciato dopo la seduta di martedì", hanno fatto sapere i Dem in una nota.

"Non sfugge che con l’assenza delle due maggiori forze politiche di minoranza, vengono a mancare anche i promotori della commissione, che oggi non potrebbe più contare sulle firme necessarie per la sua istituzione - ha sottolineato il capogruppo del Pd in regione, Fabio Pizzul -. Ho anche ribadito al presidente Fermi che il nostro non è affatto un disimpegno, e che siamo sempre pronti a sederci a un tavolo per riprendere il discorso interrotto, a condizione che Baffi faccia un passo indietro e che la maggioranza intenda ricucire lo strappo istituzionale che ha generato.” Il Pd in commissione poteva contare su Jacopo Scandella, Gian Antonio Girelli e Carmela Rozza, che adesso hanno fatto un passo indietro. 

Giovedì sera anche il Movimento 5 stelle aveva lasciato intendere che a queste condizioni il M5s si sarebbe tirato ritirato. “La commissione d’inchiesta è illegittima: la sua convocazione oltre che assurda è un insulto - aveva detto Marco Fumagalli, capogruppo grillino in regione -. Questa maggioranza il terrore della verità e ha delegittimato la Commissione mettendo i piedi un teatrino fazioso. L’allergia per la verità non aiuterà ad uscire dall’emergenza e a migliorare la sanità lombarda". 

"È evidente che Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia sono sempre più in difficoltà e Italia Viva ormai è allo sbando: l’avvio dei lavori - aveva concluso - è una plastica rappresentazione di una farsa. Che però non ci fa ridere”.

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