Coronavirus, in arrivo un nuovo contributo di emergenza: da 400 a 800 euro a famiglia
Il contributo potrà essere richiesto se si rispettano alcuni parametri, ecco cosa dice la bozza
Niente più reddito di emergenza ma un contributo a tempo. Un cambio di denominazione scelto dall'esecutivo anche per marcare le distanza col famigerato reddito di cittadinanza, croce e delizia dei due governi Conte. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti di maggioranza al ministero dell'economia si lavora alla riscrittura del testo del decreto aprile (divenuto ormai maggio) dopo i rilievi sollevati da Italia Viva e Partito Democratico. Il contributo di emergenza destinato a disoccupati e alle categorie escluse dai precedenti bonus coronavirus sarà un sussidio una tantum.
Contributo di emergenza, da 400 a 800 euro a famiglia
Il reddito di emergenza, o meglio denominato contributo di emergenza sarà pertanto un sussidio straordinario e verrà erogato dall'Inps una volta soltanto, con due tranche da accreditare e che varieranno da 400 a 800 euro a seconda del quoziente familiare. Per finanziare il sussidio il governo necessita di un miliardo di euro destinanto a dare una boccata d'ossigeno a circa un milione di famiglie, pari a 2,5 milioni di persone.
Secondo la bozza del decreto il contributo di emergenza potrà essere richiesto all'Inps da chi soddisfa i seguenti requisiti:
- residenza italiana;
- un reddito mensile inferiore al reddito di emergenza stesso;
- un patrimonio mobiliare sotto i 10mila euro (fino a un massimo di 20mila considerando gli altri componenti della famiglia);
- un valore dei reddito ISEE sotto i 15mila euro;
- coloro che hanno terminato la NASpI e l'indennità di disoccupazione;
- coloro che sono esclusi dalle coperture definite dal Cura Italia;
- il sussidio potrà integrare il reddito di cittadinanza
Nel nuovo decreto inoltre saranno riconfermate tutte le misure di sostegno al reddito già previste nel decreto Cura Italia: cassa integrazione per 9 settimane, indennizzi per stagionali e autonomi, congedi parentali e bonus baby sitter il cui utilizzo sarà allargato anche a servizi per l’infanzia e centri estivi.