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Negozi, ristoranti, eventi: da lunedì via ai controlli del super green pass a Milano

Il Prefetto: "Impegneremo importanti risorse per restare in zona bianca". Il piano per i controlli

Consapevolezza e prevenzione, non punizione. Con l'obiettivo, dichiarato, di ricacciare indietro - di nuovo - l'emergenza coronavirus e continuare a restare in zona bianca. Milano si prepara a lunedì 6 dicembre, giorno in cui, per effetto dell'ultimo decreto del governo Draghi, si stringeranno ulteriormente le maglie del green pass. Da quel giorno il certificato verde anti covid "base" - ottenuto con tampone negativo, certificato di guarigione dal covid o vaccinazione - servirà per viaggiare a bordo dei mezzi pubblici, per gli hotel e per andare al lavoro, mentre sarà necessario il green pass rafforzato - riservato ai vaccinati e ai guariti - per gli spettacoli, gli eventi sportivi, per le cerimonie pubbliche e per entrare nei locali al chiuso. 

Il nuovo perimetro di utilizzo del certificato anticovid, chiaramente, costringe le forze dell'ordine a riorganizzare i controlli e la quadratura del cerchio è stata trovata al comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal Prefetto Renato Saccone con polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale seduti allo stesso tavolo. 

Come saranno i controlli sui mezzi

"Dal 14 giugno la Lombardia è in zona bianca. Basta guardarsi attorno per vedere che è una vita piena, che si svolge intensamente. Dobbiamo far fronte alla quarta ondata, la zona bianca è stata mantenuta grazie al comportamento dei lombardi e alla loro campagna vaccinale. È un patrimonio fondamentale", ha sottolineato venerdì mattina da corso Monforte il Prefetto, annunciando che "impegneremo importanti risorsi per il rispetto delle misure perché crediamo sia ancora possibile restare in zona bianca e - ha proseguito con un sorriso Saccone - crediamo in un bianco Natale". Le "misure del governo vanno applicate con scrupolo e attenzione, bisogna far tesoro della consapevolezza che c’è", la ricetta del numero uno della Prefettura. 

I controlli "tenderanno alla prevenzione, speriamo che le sanzioni siano poche", ha auspicato Saccone, spiegando che "puntiamo a controllare chi deve controllare, alla verifica del rispetto da parte di impenditori e datori di lavoro del loro ruolo di supervisione". 

Il punto di partenza delle verifiche sarà il "piano di controllo coordinato del territorio", che divide la città in sezioni affidate alle varie forze dell'ordine. Così, carabinieri e poliziotti aggiungeranno i controlli di green pass e super green pass alle normali attività di prevenzione, mentre alla guardia di finanza sono stati assegnati gli accertamenti in fiere, cinema, teatri ed eventi sportivi, che non si tengono solo al Meazza, ha rimarcato lo stesso Prefetto. 

Gli accertamenti in ristoranti, negozi, fiere sostanzialmente quindi non cambieranno. Tanta attenzione verrà riservata ai datori di lavoro, con la Prefettura che nelle prossime ore incontrerà le associazioni di categoria per chiedere a tutti la massima collaborazione. In sintesi: se saranno i gestori delle attività a controllare i propri dipendenti, il lavoro per le forze dell'ordine sarà chiaramente facilitato. E chi cercherà di fare il furbetto non avrà vita facile, anche perché - ha garantito Saccone - "la recidiva sarà tenuta debitamente in considerazione". Le verifiche sui mezzi pubblici verranno invece effettuate agli ingressi, così da bloccare chi è sprovvisto di green pass senza però incidere sulla fluidità del servizio di metro, autobus, tram e treni. 

"Non vogliamo essere vessatori ma tutti possono essere passibili di controllo. Ma l'obiettivo comune - ha concluso il Prefetto - è contrastare la pandemia e non creare un rapporto controllore controllati". 

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