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Coronavirus

L'appello alle donazione della Croce Rossa di Milano, in prima linea per l'emergenza Coronavirus

Sulle ambulanze c'è bisogno di mascherine, guanti e presidi medici protettivi per gli operatori sanitari che ogni giorno sono impegnati a sostenere senzatetto e indigenti per le strade del capoluogo lombardo

Ogni giorno sono impegnati a soccorrere senza dimora e indigenti per le strade di Milano, mettendo a serio rischio la propria salute. Sono gli operatori sanitari della Croce Rossa di Milano, che a quasi un mese dallo scoppio dell'epidemia di Coronavirus in Lombardia, ora chiedono un concreto aiuto da parte dei cittadini.

"Operiamo da sempre al servizio dei cittadini - spiega Luigi Maraghini Garrone, presidente della Croce Rossa di Milano - In questi giorni, siamo in prima linea tanto sul piano sanitario quanto su quello sociale per garantire a tutti il diritto alla salute, alla cura, alla dignità. Abbiamo attivato misure eccezionali per rispondere prontamente ai bisogni della nostra città e garantire la tutela di tutti i nostri operatori e delle persone che soccorriamo. Affrontiamo un momento di forte stress organizzativo e operativo, ogni contributo possibile è fondamentale per sostenere il nostro impegno”.

L’impegno della Croce Rossa di Milano si rivolge in particolar modo alle fasce più deboli della popolazione. Sul piano sociale, le attività di assistenza ai senza dimora, compresa quella medica e psicologica, proseguono senza sosta, e nei giorni scorsi il numero di pasti consegnati a chi vive in strada è raddoppiato, è arrivato a oltre 600 razioni a settimana. Su richiesta inoltre vengono consegnati anche presidi di autoprotezione come mascherine e guanti, come pure continua l’assistenza alle famiglie in difficoltà con la distribuzione di pacchi di viveri anche a domicilio, per evitare assembramenti nei punti di consegna.

Sul piano sanitario, la normale attività di soccorso che ogni giorno garantisce decine di interventi, è stata potenziata con un'ambulanza aggiuntiva a disposizione dell'Azienda Regionale Emergenza-Urgenza, impiegata in tutti i territori della regione per il trasporto di persone positive al coronavirus. Anche l’ambulatorio medico-infermieristico di via Pucci 7, seppur a orario ridotto, rimane aperto e sta rispondendo a un numero sempre maggiore di richieste di prestazione ambulatoriali, causato dalla chiusura di altre strutture del territorio.

Per coordinare tutti gli interventi è stata inoltre allestita una Sala Operativa Locale, che risponde anche alle richieste di assistenza logistica provenienti da altre sedi CRI. Nei giorni scorsi ad esempio sono state fornite al Comitato Regionale della Croce Rossa attrezzature logistiche e materiali da impiegare in tutta la Lombardia, in particolar modo in alcuni comuni del lodigiano. A ciò è successivamente seguita una donazione di alimenti da distribuire nei territori maggiormente colpiti della "prima" zona rossa.

Di cosa c’è bisogno

"Per rispondere al crescente aumento di richieste di assistenza c’è bisogno di risorse immediate - spiegano alla Croce Rossa di Milano - in modo da rispondere allo stress organizzativo emergenziale a cui sono sottoposti i nostri medici e paramedici. A tal fine è stata lanciata una raccolta fondi per supportare numerose tipologie di spesa: spese correnti per l'ambulatorio medico-infermieristico di via Pucci 7, come presidi sanitari, kit prevenzione, dispositivi protettivi, guanti monouso e prodotti per la sanificazione. Spese per garantire la circolazione di auto e ambulanze, come carburante, manutenzione e sanificazione. Spese per supportare le persone già in condizioni di disagio. La distribuzione di viveri, beni di prima necessità e prodotti per la prima infanzia devono essere garantita. Spese per il supporto logistico all’emergenza, come ad esempio l’acquisto e l’utilizzo di strutture mobili e allestimenti. Per noi è davvero importante. Siamo sotto stress organizzativo/operativo e abbiamo bisogno di risorse immediate".

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