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Il presidente degli avvocati milanesi dice che fermare le proteste dei no green pass è da "regime autoritario"

Le parole di Vinicio Nardo sui cortei dei no green pass

“Negare il diritto alla protesta e classificare chi protesta automaticamente come un pazzo è da regime autoritario”. "L'appello" porta la firma del presidente dell’ordine degli avvocati di Milano, Vinicio Nardo, che intervistato dall'Agi dice la sua sui cortei no green pass che da ormai 16 sabati bloccano Milano e invita - ipse dixit - “a recuperare l’abc di uno Stato democratico".

“È chiaro che le proteste colpiscono nel segno solo se creano un disagio o bucano il video - la teoria di Narco -. Pensiamo a Capitol Hill, un episodio di grande rilevanza dal punto di vista della vita democratica di un grande Paese. Se non ci fosse stato l’uomo col giubbotto e con le corna avrebbe avuto un’efficacia comunicativa molto minore. O torniamo con la mente alle manifestazioni degli anni Settanta o ai radicali che si imbavagliavano. Sono gesti che, se non contestualizzati, puoi anche ridicolizzare. Ma la questione di fondo è se noi possiamo smarrire questa coscienza democratica dell’esistenza del diritto alla protesta anche sulle cose più strampalate", ha sottolineato Narco.

“Quando vedi Giorgia Meloni, che viene indicata come leader di un partito erede del fascismo, e non entro nel merito se sia vero o meno, andare da Draghi a chiedere che sia garantito il diritto di protestare mi pare di assistere a un paradosso della democrazia perché è l'unica che l'ha fatto - ha rimarcato il numero uno dei legali meneghini -. Lo dico per i no pass ma lo direi anche per la cosa più lontana dal mio modo di pensare. È un problema di principio, non di contenuti. I commercianti si lamentano a Milano per le perdite legate ai cortei?. Hanno ragione a lamentarsi ma questi sono i costi della democrazia".

Ed entrando più nel merito del green pass il suo auspicio, “da persona convinta che sia giusto vaccinarsi”, è che “queste manifestazioni finiscano grazie a un’azione della collettività che cerchi di raggiungere lo scopo della vaccinazione senza mettere in ballo i problemi sul lavoro delle persone che è sempre stato un tema sensibile delle proteste poi degenerate in qualcosa di più grave. Si pensi ai cascami del terrorismo che, nella sua ultima fase, prese di mira i giuslavoristi. Fermiamoci un attimo - ha concluso Narco, rilanciando il suo appello - e recuperiamo i punti fermi di uno Stato democratico".                      

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