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No green pass di nuovo in corteo a Milano: migliaia in strada, tensioni con la polizia e città paralizzata

Anche oggi, per il 13esimo sabato di fila, no green pass in marcia a Milano

Tutto secondo copione. Anche oggi, sabato 16 ottobre, i no green pass si sono "presi" Milano. Dopo il classico ritrovo in piazza Fontana, poco dopo le 17.20 i manifestanti si sono messi in marcia. Un improvvisato capo popolo ha urlato "sono 13 sabati che Milano non molla", accompagnato dall'immancabile "No green pass" che ha sancito la partenza del corteo, che è effettivamente il 13esimo consecutivo. 

Video | L'onda dei manifestanti in Duomo

Il serpentone - al cui interno sono presenti anche lavoratori di Atm, studenti e anarchici - è controllato a vista dalle forze dell'ordine. Solita la colonna sonora: dagli insulti al premier Mario Draghi al "Libertà" scandito più volte, passando per le offese ai giornalisti. I manifestanti, che sono attorno alle 10mila unità, espongono in testa lo striscione "Solidali non con la Cgil ma con i portuali", con un doppio riferimento all'assalto alla sede del sindacato a Roma - "firmato" Forza Nuova - e la protesta dei lavoratori dei porti.

Video | "È un vaccino genico e l'obbligo è ispirato da Satana"

I "contatti" con la polizia

Dopo un passaggio in piazza Duomo, il corteo è transitato in corso Vittorio Emanuele gridando "assassini" e "se non cambierà, bloccheremo la città". Quindi il passaggio in San Babila e poi corso Venezia, in direzione della porta. Lì, il serpentone si è spezzato. Una parte è rimasta ferma paralizzando il traffico e "puntando" a corso Buenos Aires, protetto dagli agenti in assetto antisommossa, mentre un'altra parte ha proseguito in Repubblica e viale Monte Santo.

In piazzale principessa Clotilde, una cinquantina di anarchici ha preso la testa del corteo cercando di muoversi verso la sede di regione Lombardia ma è stata bloccata dai poliziotti e ricompattata - con qualche piccolo contatto - verso il flusso principale dei manifestanti, che hanno poi proseguito in Moscova. In Largo La Foppa sono stati nuovamente fermati dalle forze dell'ordine, non senza qualche nuovo attimo di tensione.

Video | Momenti di tensione tra polizia e manifestanti

Dopo il blocco, il corteo è ripartito alla volta di via Legnano e piazza Lega lombarda in una Milano ancora una volta completamente paralizzata. Davanti al teatro Piccolo altro tentativo di deviare e nuovo sbarramento in una sorta di continua rincorsa tra manifestanti, poliziotti e carabinieri che ha portato i manifestanti in Cairoli, da dove poi il serpentone ha ripreso via Dante verso il Duomo.

La carica in centro

Tra via Visconti di Modrone e Borgogna le forze dell'ordine hanno caricato alcuni dei manifestanti, che hanno cercato di forza il blocco, disposto per difendere sia il tribunale, sia la Cgil. Altri manifestanti invece continuano a girare senza meta per le strade del centro, bloccando il traffico e cercando più volte il contatto con agenti e militari. 

"Oggi vi facciamo impazzire" hanno urlato alcuni dei manifestanti che sono in testa al corteo rivolgendosi agli agenti in tenuta antisommossa, che devono cambiare continuamente posizionamento a causa dei loro spostamenti improvvisi. E difatti il corteo è poi ripartito di nuovo verso piazza Oberdan, fino ad arrivare in Loreto, dove verso le 22 la manifestazione è terminata. 

corteo no green pass 16 ottobre - foto mannu 5-3

Coltelli e forbici al corteo

Sedici persone sono state identificate e 9 sono state accompagnate in Questura: la loro posizione è al vaglio degli agenti. Tra loro un 61enne milanese, già destinatario di un avviso orale Orale e di un Daspo Urbano, "guadagnati" per i cortei delle scorse settimane. 

Un manifestante è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, mentre un 18enne sarà denunciato dopo essere stato trovato in possesso di coltelli, forbici e cacciaviti. Il Questore di Milano ha, al momento, emesso tre fogli di via e due avvisi orali nei confronti di partecipanti alla manifestazione.

coltelli no green pass-2

Corteo no green pass 16 ottobre

Il doppio corteo di ieri e la trattativa fallita

Anche quello di oggi - come tutti gli altri che lo hanno preceduto - è un corteo non preavvisato. La trattativa tra Questura e no green pass è infatti definitivamente naufragata venerdì dopo un tentativo di stabilire insieme un percorso per la manifestazione. A inizio settimana, per la prima volta, due presunti rappresentati dei comitati avevano inviato una mail in via Fatebenefratelli preavvisando il corteo. Nella richiesta era specificato che il ritrovo sarebbe stato alle 17 in piazza Fontana, per poi proseguire in piazza Duomo quindi in via Mazzini fino a via Pantano, in via Festa del Perdono, via Larga, largo Augusto, via Visconti di Modrone, via Senato, via Fatebenefratelli - dove ha sede proprio la Questura -, Moscova fino all'Arco della Pace per concludersi davanti alla sede Rai in corso Sempione. 

Venerdì mattina, "dopo ripetute sollecitazioni", i due no green pass si sono presentati in via Fatebenefratelli ed è arrivato il nulla di fatto. In una nota, la Questura ha fatto sapere che "dopo aver ridefinito e individuato un percorso plausibile mantenendo i punti di partenza e di arrivo proposti, valutando anche il passaggio attraverso piazza Duomo come da loro richiesto, i promotori hanno inteso revocare il preavviso poiché l'autorità provinciale di pubblica sicurezza non ha aderito alla loro richiesta, posta come condizione imprescindibile, di revocare i Daspo urbani recentemente comminati dal Questore in relazione alle ultime manifestazioni non preavvisate tenutesi a Milano". Insomma, i no green pass hanno cercato di forzare la mano chiedendo - quasi imponendo - alla Questura di cancellare i Daspo che nelle scorse settimane hanno colpito alcuni dei rappresentanti delle manifestazioni. Dopo il rifiuto delle autorità - inevitabile - la trattativa si è arenata.

E sempre venerdì c'è già stato una sorta di doppia antipasto dell'appuntamento di oggi. In mattinata - nel primo giorno di obbligo di green pass per i lavoratori - 500 persone circa hanno sfilato dalla Statale a corso Sempione, passando per il Duomo e l'Arco della Pace. In serata, poi, più di cento attivisti hanno concesso il bis con un corteo improvvisato tra Porta Venezia, piazza Repubblica e corso Buenos Aires, tra blocchi stradali e picchetti. 

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