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Giovedì, 25 Aprile 2024
Coronavirus

Fase 3 in Lombardia e a Milano, cosa riapre e quali sono le nuove regole da lunedì 15 giugno

Cinema e teatri potranno tornare in attività. Rimandati sport amatoriali di contatto e discoteche

È arrivata l'attesa fase 3, quella in cui si potrà tornare ancora di più alla vita culturale e sociale: lunedì 15 giugno riaprono infatti cinema e teatri. Attività come le discoteche invece dovranno ancora aspettare e il presidente Giuseppe Conte ha stabilito un calendario per tutte le riaperture, che saranno sempre comunque vincolate al rispetto delle norme anti coronavirus. 

Cinema e teatri aperti a Milano dal 15 giugno

Buone notizie per tutti i cinefili. Da lunedì sarà possibile accedere ai multisala Uci, al Cinema Anteo (che propone proiezioni all'aperto e a fine mese anche indoor tra sagome di vip per mantenere le distanze), al Cinema Beltrade, alle sale open air dell'amatissima rassegna 'AriAnteo' e al cinema all'aperto del giardino della Triennale. Rimandata invece la riapertura di Mexico, Eliseo, Colosseo e Alrecchino.

Per quanto riguarda i teatri, il Piccolo ha annunciato un calendario di proposte per tutta l'estate; il Parenti propone una stagione di spettacoli sia all'interno che negli spazi all'aperto dei Bagni Misteriosi; il Menotti riapre dalla mezzanotte del 15; e il Teatro del Buratto dal 16 presenta un percorso itinerante dedicato alle famiglie. Attualmente molti teatri rimarranno però chiusi.

Centri estivi e centri termali

"È consentito l'accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all'aria aperta, con l'ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza in conformità alle linee guida del dipartimento per le politiche della famiglia", si legge nel Dpcm sul tema centri estivi. Inoltre "è consentito l'accesso dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura, ad aree gioco all'interno di parchi, ville e giardini pubblici". 

"Le attività di centri benessere, centri termali, culturali e sociali - afferma poi il decreto - sono consentite a condizione che regioni e province autonome abbiano precedentemente accertato la compatibilità con l'andamento della curva epidemiologica". Stessa logica per le sale giochi.

Le mascherine restano obbligatorie

L'obbligo di indossare dispositivi di protezione personale per corprire naso e bocca resterà in vigore almeno fino al 30 giugno. "Una decisione difficile ma supportata da evidenze scientifiche e dal recente studio americano coordinato dal premio Nobel per la chimica Mario J. Molina dell'Università della California", ha commentato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana su Facebook.

Aperture rimandate

Gli sport amatoriali di contatto dovranno aspettare il 25 giugno per riprendere e potranno farlo a condizioni che ministero dello Sport e Regioni accertino la "compatibilità dello svolgimento con la situazione epidemiologica", come annota il Dpcm. Dal 12 giugno sono invece già ricominciati gli eventi sportivi - si è giocata Juve-Milan di coppa Italia -, ma i non professionisti dovranno ancora aspettare. 

Discoteche, fiere e sale da ballo, infine, saranno quelle ad attendere più a lungo prima di poter tornare in attività. "Restano sospese sino al 14 luglio 2020 - si legge nel decreto - le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso, le fiere e i congressi. Le regioni e le province autonome, in relazione all'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire una diversa data di ripresa delle attività". E anche quando fiere e discoteche riapriranno ci saranno comunque da rispettare rigorose norme anti contagio. 

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