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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Coronavirus

Cultura e spettacolo, «la Regione Lombardia ci metta più soldi»

Le richieste del Pd in commissione cultura al Pirellone per salvare il comparto

Più soldi dopo la crisi da Covid-19 per la cultura lombarda e senza dimenticare il tavolo di crisi previsto nel piano triennale, da attivare. Lo ribadiscono gli esponenti regionali del Partito democratico al termine della seduta di mercoledì della commissione cultura al Pirellone. Durante la commissione si è appreso che saranno rinviati al 2021 i piani integrati della cultura. «Rischia solo di peggiorare la situazione delle imprese della cultura e spettacolo lombarda», dichiarano Paola Bocci e Fabio Pizzul.

«Servono molti più soldi di quanto previsto dalla Regione», aggiungono, «e bisogna muoversi subito per garantire liquidità alle imprese di cultura e spettacolo». Bocci e Pizzul invocano anche l'avvio dei tavoli di confronto con gli operatori, in modo che le interlocuzioni non siano soltanto "private" e soprattutto che chi lavora nel comparto possa partecipare alla costruzione del piano annuale. 

La protesta in Duomo

Sabato 30 maggio, intanto, in piazza Duomo a Milano si è tenuto un flash mob di protesta dei lavoratori dello spettacolo, un comparto chiuso dal 23 febbraio e che in teoria riaprirà il 15 giugno, ma con regole rigide: ad esempio, non più di 200 persone (tra spettatori, tecnici e artisti) nei luoghi chiusi e non più di mille all'aperto. Regole che di fatto imporranno il protrarsi della chiusura per molti spazi.

«Quasi tutti noi lavoriamo nella precarietà», hanno affermato i manifestanti chiedendo una specie di "reddito di continuità" per sopperire alla chiusura forzata per via del lockdown.

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