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Incidenza alle stelle e ospedali al limite: i dati (quasi da zona gialla) dell'ondata covid in Lombardia

In Lombardia il contagio è in forte aumento. Tutti i dati

In Lombardia l'epidemia di coronavirus corre sempre più. Gli ultimi dati forniti dal Pirellone con il classico report settimanale lasciano poco spazio ai dubbi, con gli indicatori che sono tutti in peggioramento. L'incidenza dei nuovi positivi in sette giorni è di 617 su 100mila abitanti, il tasso di occupazione dei posti letti nei reparti ordinari è di 13,6% e in terapia intensiva del 10,98%. 

Numeri, preoccupanti, che tra l'altro portano la Lombardia a sfiorare la zona gialla. Per il declassamento dal bianco al giallo, come stabilito dal decreto del governo Draghi, "servono" infatti un'incidenza superiore ai 150 casi di coronavirus per 100mila abitanti e un'occupazione superiore al 10% per le terapie intensive e al 15% per i reparti ordinari. In regione, quindi, due parametri su tre sono già da zona gialla. 

Nonostante l'istituto superiore di sanità abbia classificato la Lombardia a rischio alto, anche per capodanno Milano, Monza e gli altri capoluoghi resteranno ancora in bianco. Ma dal monitoraggio di venerdì 31 dicembre, la situazione potrebbe cambiare. 

"I dati di questa settimana - ha spiegato il governatore Attilio Fontana giovedì - registrano il tasso di occupazione dei posti letto in area medica ancora sotto il 15%, anche se, come in tutto il territorio nazionale, stiamo assistendo a una crescita importante dei contagi che ci spinge a tenere monitorata e attenzionata la situazione. Per questo - ha proseguito - il consiglio che rivolgo a tutti i lombardi è continuare a osservare le regole su distanziamento e uso dispositivi medici, avere particolare prudenza nei confronti dei soggetti più a rischio, ma soprattutto vaccinarsi e, ancora, vaccinarsi. Sia con la terza dose, che con la prima, per chi ancora non l'ha fatto. Solo questo può frenare l'impatto dell'aumento della circolazione del virus sui ricoveri ospedalieri".

"Non sono mie valutazioni. I dati - ha concluso Fontana - lo confermano: nel mese di dicembre in Lombardia, il rischio di decesso per i non vaccinati è stato di 1,8 rispetto ai vaccinati (circa il doppio). Per quanto riguarda i ricoveri in terapia intensiva addirittura di 6,2 rispetto ai vaccinati. Una realtà che non si può ignorare".

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