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Decreto Natale e Capodanno: quando si può evitare la quarantena tornando dall'estero

Le regole fissate dal Governo con il Dpcm del 3 dicembre sono entrate in vigore. Ecco i dettagli e le eccezioni

Dal 24 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 entrano in vigore le nuove regole del Decreto varato il 18 dicembre per evitare la circolazione del Covid. Tutta l'Italia - e quindi anche la Lombardia - diventa zona rossa o arancione a seconda delle giornate (festivi e prefestivi rossi, gli altri giorni arancioni). Tuttavia, rispetto a prima, è in vigore una deroga pensata dall'esecutivo per visite di parenti e amici, in numero ristretto e a certe condizioni.

Viaggi in italia, le regole

Gli spostamenti in Italia rispecchiano le regole sulla zona rossa (esclusivamente nel proprio Comune, con autocertificazione per i motivi ormai "noti" a tutti) e arancione (esclusivamente nel proprio Comune, senza autocertificazione), tuttavia vi sono eccezioni per le visite a parenti e amici, per le quali ci si può spostare all'interno della propria Regione, per chi ha la seconda casa nella stessa Regione (solo nei giorni arancioni) e per chi vive in un Comune sotto i cinquemila abitanti: si può muovere nel raggio di 30 chilometri, ma senza recarsi in un capoluogo di provincia, evitando così di affollare i centri storici delle città più grandi. Dal 21 dicembre al 6 gennaio è comunque sempre consentito spostarsi verso la propria residenza, domicilio o abitazione (escluse le seconde case in altra Regione), ed anche per esigenze lavorative, di salute o di comprovata necessità.

Viaggi all'estero, quando è possibile non fare la quarantena

E per i viaggi all'estero? Salvo che per San Marino e Vaticano, per entrare e uscire dai quali non vige alcun obbligo o regola, le cose si complicano, perché fin dal 3 dicembre siamo stati tutti "bombardati" dalla comunicazione generale secondo cui, dal 10 dicembre, occorreva un tampone negativo al massimo 48 ore prima dell'ingresso in Italia oppure la quarantena, e dal 21 dicembre al 6 gennaio non sarebbe stato possibile evitare la quarantena. Ma le cose stanno veramente così? Il Dpcm del 3 dicembre lascia alcuni "spiragli" entro i quali non è necessaria la quarantena.

Ue e altri Paesi europei dell'elenco C

Cominciamo col dire che la quarantena, a certe condizioni, si evita viaggiando da e per i Paesi dell'elenco C dell'allegato 20, cioè Unione Europea, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.

L'articolo 8, al comma 6, alla lettera "a" parla di tampone negativo al massimo 48 ore prima dell'ingresso in Italia oppure, in assenza di tampone, obbligo di quarantena dal 10 dicembre. La lettera "b" recita però:

in deroga alla lettera a), applicazione dei commi da 1 a 5 alle persone che, in data compresa tra il 21 dicembre e il 6 gennaio, fanno ingresso in Italia dai Paesi e territori di cui all’elenco C dell’allegato 20 per motivi diversi da quelli indicati all’articolo 6, comma 1.

Poiché i commi da 1 a 5 sono quelli riguardanti la quarantena, questa è in generale richiesta per chi torna dai Paesi sopra menzionati se si torna tra il 21 e il 6. Ma ci sono delle eccezioni, e sono i «motivi indicati all'articolo 6, comma 1». Dieci eccezioni. Una in particolare "copre", a ben pensarci, gran parte delle situazioni:

a) esigenze lavorative;
b) assoluta urgenza;
c) esigenze di salute;
d) esigenze di studio;
e) rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;
f) ingresso nel territorio nazionale da parte di cittadini di Stati membri dell'Unione europea, di Stati parte dell'accordo di Schengen, del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord, di Andorra, del Principato di Monaco, della Repubblica di San Marino, dello Stato della Città del Vaticano;
g) ingresso nel territorio nazionale da parte di familiari delle persone fisiche di cui alla lettera f) (...);
h) ingresso nel territorio nazionale da parte di cittadini di Stati terzi soggiornanti di lungo periodo (...) nonché di cittadini di Stati terzi che derivano il diritto di residenza da altre disposizioni europee o dalla normativa nazionale;
i) ingresso nel territorio nazionale da parte di familiari delle persone fisiche di cui alla lettera h) (...);
​l) ingresso nel territorio nazionale per raggiungere il domicilio, l'abitazione o la residenza di una persona di cui alle lettere f) e h), anche non convivente, con la quale vi è una comprovata e stabile relazione affettiva.

ll quinto motivo in particolare è sufficiente per chiunque abbia un domicilio, abitazione o residenza in Italia e stia tornando dai Paesi europeii dell'elenco C in questi giorni. Ma non basta ancora per evitare la quarantena. Infatti, sempre all'articolo 8, il successivo comma 7 recita:

Anche in deroga al comma 6, si applicano i commi da 1 a 5 alle persone che, per motivi diversi da quelli indicati all’articolo 6, comma 1, hanno soggiornato o transitato nei Paesi e territori di cui all’elenco C in uno o più giorni compresi tra il 21 dicembre e il 6 gennaio

Questo significa che, per evitare la quarantena, occorre non solo tornare in Italia per una delle eccezioni (tra cui, come abbiamo visto, quella generale del rientro presso il luogo in cui si vive), ma anche essere andati in quegli stessi Paesi, in questo periodo, per una di quelle stesse eccezioni.

Facciamo qualche esempio. Un italiano va ad Amsterdam per visitare la città e torna a Milano, dove vive: non basta ad evitare la quarantena. Oppure va ad Amsterdam per ragioni di lavoro, poi torna a Milano, dove vive: in questo caso, entrambi i motivi sono eccezioni alla regola della quarantena, e quindi può evitarla.

Non va infine dimenticato, in ogni caso, l'obbligo di comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di Prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio (l'Ats).

Regno Unito

Come è noto, la scoperta di una variante del Covid a Londra, non più pericolosa ma in grado di propagarsi con maggiore velocità, ha portato il Governo italiano a sospendere tutti i voli da e per il Regno Unito. Ciò non è bastato a impedire che il virus mutato arrivasse in Italia, ma impedirà forse che arrivino tante persone contagiate.

In attesa di elaborare un piano di rientro per i connazionali "bloccati" nel Regno Unito, il Ministero degli Esteri, martedì, ha fatto sapere che potranno tornare in Italia solo i cittadini residenti in Italia o coloro che sono in condizioni di criticità e urgenza. Ma le misure per il rientro saranno rigidissime: tampone prima e dopo essere partiti e quarantena obbligatoria di 14 giorni una volta atterrati in Italia.

Elenco D

Se si fa ritorno, dal 10 dicembre al 6 gennaio, da Paesi dell'elenco D (Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Thailandia, Uruguay), vigono due obblighi senza eccezioni: comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di Prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio (l'Ats); quarantena per 14 giorni.

Elenco E

Per tutti gli altri Paesi del pianeta, gli sposamenti da e per l'italia sono consentiti esclusivamente per i dieci motivi già citati, ma comunque con obbligo di comunicazione all'Ats all'arrivo in Italia e quarantena per 14 giorni.

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