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Coronavirus San Donato Milanese

"Non fare pubblicità eh" e serve il caffè nel bar chiuso, ma il cliente è un vigile: denunciato

Nei guai un barista di 43 anni, incastrato da un vigile in borghese. Bar segnalato a Prefettura

Gli ha consegnato lo scontrino, fiscale, regolare. Poi gli ha chiesto una sola cortesia, testuale: "Mi raccomando che non si potrebbe eh, non facciamo troppa pubblicità". Peccato per lui, però, che l'intenzione di quel cliente che aveva difronte non fosse fargli pubblicità, ma metterlo davanti alle proprie responsabilità. 

Un uomo di 43 anni, cittadino italiano, è stato denunciato lunedì dagli agenti della polizia locale di San Donato Milanese dopo essere stato sorpreso a servire caffè all'interno di un bar in via Alfonsine, che in realtà - dopo i decreti emanati per contenere l'emergenza Coronavirus - doveva essere chiuso. 

Il lavoro della Locale, guidata dal comandante Fabio Allais, è partito dopo alcune segnalazioni sul bar fatte da cittadini di passaggio, che avevano notato come all'interno i clienti consumassero ancora caffè e bevande. Così, in mattinata un agente in borghese si è appostato e ha notato che una delle saracinesche - proprio quella che permetteva di vedere il bancone - era tirata giù, mentre l'altra, che porta all'angolo tabacchi, era aperta. 

Il ghisa si è in messo in fila, ha atteso il suo turno - davanti aveva tre persone - e una volta dentro ha ordinato un caffè. Il 43enne glielo ha servito, ha intascato l'euro, ha emesso lo scontrino e poi gli ha chiesto un po' di discrezione. 

Il risultato finale, invece, è stato diverso: il barista è stato denunciato per inosservanza ai provvedimenti dell'autorità - articolo 650 del codice penale - e il bar è stato segnalato alla Prefettura per il ritiro della licenza. 

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