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Venerdì, 19 Aprile 2024
Coronavirus

Milano, riaprono le discoteche, cinema e teatri tornano al 100%

Dal Consiglio dei ministri è arrivato il via libera al dl che allenta le restrizioni: le nuove regole, anche a Milano, saranno in vigore dal prossimo 11 ottobre

Capienza piena nei luoghi di cultura, come cinema e teatri, e asticella più alta per le discoteche rispetto al 35% ipotizzato in precedenza. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto che allenta ulteriormente le strette anti-Covid, riportando al 100%, in zona bianca, le capienze degli spazi culturali, in primis cinema e teatri, 'sbianchettando', tra le altre cose, il rispetto della distanza interpersonale di un metro tra spettatori. Come previsto dal dl, anche a Milano, è in arrivo la riapertura delle discoteche, prevedendo che "la capienza non può comunque essere superiore al 75 per cento di quella massima autorizzata all'aperto e al 50 per cento al chiuso".

Decreto capienze: cosa cambia

Il decreto contiene diverse novità: "in zona bianca le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati sono consentite nel rispetto di protocolli e linee guida", ma "la capienza non può comunque essere superiore al 75 per cento di quella massima autorizzata all'aperto e al 50 per cento al chiuso". "Nei locali al chiuso ove si svolgono le predette attività – prosegue il testo - deve essere garantita la presenza di impianti di aereazione senza ricircolo dell'aria, e restano fermi gli obblighi di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie previsti dalla vigente normativa, ad eccezione del momento del ballo''. Tutte le disposizioni contenute nel decreto dovrebbero entrare in vigore a partire dal prossimo 11 ottobre.

Eventi sportivi al 75% all'aperto, 60% al chiuso

"In zona bianca – si legge - l'accesso agli eventi e alle competizioni" sportive "è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19, e la capienza consentita non può essere superiore al 75 per cento di quella massima autorizzata all'aperto e al 60 per cento al chiuso". 

Nel testo si specifica che le misure si applicano "per la partecipazione del pubblico sia agli eventi e alle competizioni di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) e del Comitato italiano paralimpico (Cip), riguardanti gli sport individuali e di squadra, organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali sia agli eventi e alle competizioni sportivi diversi da quelli sopra richiamati".

Capienza al 100% negli spazi culturali

Riaperture al 100% degli spazi culturali, compresi cinema e teatri, in zona bianca, mentre scendono al 50% in zona gialla.  In zona bianca "la capienza consentita è pari a quella massima autorizzata", mentre "in zona gialla, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all'aperto, sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale, e l'accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19 di cui all'articolo 9, comma 2. In zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata", si legge infatti nel dl.

Capienza ''variabile'' in base alla pandemia

"In zona bianca e gialla, in relazione all'andamento della situazione epidemiologica e alle caratteristiche dei siti e degli eventi, può essere stabilita una diversa percentuale massima di capienza consentita, nel rispetto dei principi fissati dal Comitato tecnico-scientifico, con linee guida idonee a prevenire o ridurre il rischio di contagio, adottate, per gli spettacoli, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e, per gli eventi e le competizioni dal Sottosegretario di Stato con delega in materia di sport".

Chiusura per i ''furbetti''

Chiusura "da uno a dieci giorni", "a partire dalla seconda violazione commessa in giornata diversa", per i 'furbetti' che disattendono le norme previste dal decreto all'esame del Consiglio dei ministri. Il provvedimento allenta le strette delle riaperture per gli spazi culturali e rialza le saracinesche di discoteche e sale da ballo.

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