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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Coronavirus

Domani il monitoraggio per i cambi di colore delle regioni, "come sta" la Lombardia

La Lombardia è in zona gialla dal 26 aprile. Per ora la situazione sembra sotto controllo

È giornata di vigilia. Domani, venerdì 7 maggio, arriverà il monitoraggio dell'istituto superiore di sanità che fotograferà la situazione epidemiologica in Italia analizzando i dati sull'epidemia di coronavirus. Proprio da quei numeri, poi, il ministero della salute sceglierà i colori, e le relative fasce di rischio, per le regioni italiane, che entreranno in vigore da lunedì 10 maggio. 

Dallo scorso 26 aprile la Lombardia è entrata in zona gialla, con restrizioni e divieti decisamente più blandi. Da quel giorno, infatti, in tutta la regione è possibile uscire liberamente di casa, è possibile cenare o pranzare nei bar e nei ristoranti - solo in quelli con spazi all'aperto - e hanno riaperto al pubblico anche tutti i luoghi della cultura, dai musei ai teatri passando per i cinema e per i live club. 

Il report dell'Iss di domani non dovrebbe rappresentare un grosso rischio per la Lombardia, che - salvo sorprese al momento difficili da pronosticare - resterà in zona gialla per almeno un'altra settimana. I paramenti di rischio, infatti, restano sempre gli stessi: i 250 casi su 100mila abitanti e l'indice Rt sopra 1 e in entrambi i casi la regione "sta bene". 

Le riaperture, infatti, per ora non hanno impattato sui bollettini quotidiani, che confermano un trend in discesa della curva epidemiologica. Dati alla mano, i reparti degli ospedali continuano a svuotarsi e il rapporto tra casi testati e nuovi positivi è sempre in calo. Mercoledì 5 maggio, ultimo bollettino disponibile, il 3% dei test era risultato positivo e in ospedale c'erano 3.188 persone nei reparti ordinari e 519 nelle terapie intensive, numeri comunque in calo rispetto ai giorni precedenti. 

"Tiene" anche la scuola, con gli studenti che sono tornati in presenza al 100% per elementari e medie e al 70% per le superiori. Nell'ultima settimana - ha fatto sapere nelle scorse ore Ats - i numeri sui contanti sono stati in linea con quelli dei sette giorni precedenti. 

Discorso diverso, invece, per i maxi assembramenti di domenica scorsa, quando 30mila persone si sono ritrovate in piazza a Milano per festeggiare lo scudetto dell'Inter. La probabilità che quella folla significhi un aumento dei contagi c'è - e tutti i virologi sono concordi sul tema -, ma non c'è la certezza assoluta e soprattutto è ancora troppo presto per valutare gli effetti di quella giornata. Per ora, quindi, la Lombardia resterà gialla. 

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