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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Coronavirus

Covid, il "pasticcio" delle donazioni. Il Pd va all'attacco: "Regione fa cassa coi soldi donati"

Il Pd: "53 milioni non usati, la giunta ha avocato a sé la gestione di queste risorse"

I soldi ricevuti non utilizzati perché - giunta dixit - "non necessari". Quegli stessi soldi che sono ora direttamente nelle mani, e nelle casse, della regione. E quella stessa regione che chiede fondi al governo per completare l'opera per la quale proprio una parte di quei i soldi era stata donata. È il circolo poco virtuoso, ai limiti del pasticcio, nel quale sembra essersi infilata la Lombardia nella gestione delle donazioni che i cittadini hanno effettuato al Pirellone nel pieno dell'emergenza coronavirus

A fare le pulci ai conti è stato il gruppo consiliare del Partito democratico, che con un'interrogazione all'assessorato al welfare della regione ha chiesto di poter vedere i dati e le cifre. Le donazioni totali - mettono nero su bianco i dem in una nota - "ammontano a poco meno di 205 milioni di euro". Di questi "53 milioni" sono passati "attraverso il conto corrente messo a disposizione dalla Regione", "132" su "i conti correnti delle diverse Ats, Asst e Irccs più donazioni di beni" e "oltre 20 milioni da iniziative private di raccolta fondi indirizzate alle diverse Asst e Ats". 

Le donazioni mai usate

I soldi donati direttamente al Pirellone, secondo quanto denunciano adesso i democratici, non sarebbero però mai stati usati. E in quei 53 milioni ce n'erano - si legge in un comunicato - "ben 25 milioni che avevano come destinazione prescelta dal donatore l’ospedale Covid realizzato in Fiera, ma - si legge nella risposta della giunta al Pd - poiché «non erano tali risorse necessarie in quanto la fondazione Fiera ha provveduto autonomamente mediante raccolta fondi propri alla realizzazione della struttura, le donazioni destinate a tale struttura verranno utilizzate, previa autorizzazione dei donatori, per ulteriori iniziative legate all’emergenza»". 

Eppure, la giunta sembra avere ancora bisogno di soldi per l'ospedale - l'astronave come lo definì il suo "creatore" Guido Bertolaso - in Fiera. "Ciononostante, nel piano ospedali della Regione Lombardia, contenuto in delibera della Giunta regionale n. 3264 del 16 luglio scorso, si evince che la Regione avanza richieste di rimborso al Governo anche per l’ospedale in Fiera, pari a 7 milioni di euro per l’acquisto dei macchinari", attaccano infatti dal Pd.

"Non li useranno per la sanità"

E non è tutto. Perché "un assestamento al Bilancio 2020, in approvazione la prossima settimana, è scritta una modifica di legge che stabilisce che i proventi delle donazioni possano essere utilizzate «per fronteggiare le conseguenze sociali ed economiche dell’emergenza epidemiologica da covid-19». Con questo passaggio - il j'accuse dei democratici - la giunta avoca a sé la gestione di queste risorse, che non entreranno nel bilancio regionale. Ad oggi non esiste un regolamento della Regione Lombardia che definisca le modalità di spesa e di rendicontazione delle donazioni liberali".

In sostanza, l'ipotesi del Pd, senza un regolamento il rischio è che quelle risorse vengano usate per scopi diversi da quelli che hanno spinto i cittadini a donare. E anzi la consigliera regionale del Pd, Carmela Rozza, ci va giù ancora più dura: "La paura è che non li spenderanno per la sanità, né per le emergenza - ha commentato a MilanoToday -. Se io cittadino ho donato i soldi era per farli usare nel momento dell'emergenza, non per tenerli 'in pancia' in attesa del governo". 

“Oggi Regione Lombardia sta facendo cassa con i soldi donati dai cittadini durante l’emergenza – la bordata della Rozza -. I cittadini sono stati generosissimi, ma certamente non saranno contenti di sapere che i loro soldi non sono ancora stati spesi né programmati per la temuta seconda ondata, mentre per il completamento dell’ospedale in Fiera si attende un nuovo finanziamento da parte del Governo, a cui si chiedono anche risorse per pagare sette milioni di euro di apparecchiature, nonostante il fiume di risorse che da inizio pandemia ha stanziato per la Lombardia. Ospedale in Fiera, peraltro, che è stato costruito con le risorse raccolte dalla Fondazione. È grave che in Regione Lombardia non ci sia trasparenza su come vengono utilizzate le risorse donate, anche perché non esiste un regolamento che dica come devono essere spesi i soldi raccolti dalle donazioni liberali. Noi chiederemo già durante la sessione di bilancio che questo regolamento venga introdotto.”

“C’è una questione di fiducia che le istituzioni devono meritare da parte dei cittadini, che hanno diritto di sapere come vengono spesi i loro soldi – le ha fatto eco il capogruppo Pd al Pirellone, Fabio Pizzul -. La Regione oggi continua a battere cassa a Roma, pur sapendo che si tratta di risorse che lo Stato prende a debito, ma accantona per usi futuri le donazioni in un regime di scarsissima trasparenza.”

“Siamo stati in piena emergenza e ancora non ne siamo fuori – ha aggiunto il vicepresidente del consiglio regionale, Carlo Borghetti -, ma oggi sappiamo che ci sono 180 milioni di euro di donazioni effettuate in denaro, quindi al netto dei beni donati agli ospedali, che non sappiamo come verranno utilizzati, ma di cui nella fase uno c’è stato grande bisogno. Chiediamo chiarezza e programmazione.”


 

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