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Venerdì, 19 Aprile 2024
Coronavirus

Oltre al Dpcm: cosa non si può fare in Lombardia fino al 13 novembre. Tutte le restrizioni

In Regione, oltre alle restrizioni del Dpcm, altri divieti

Il Decreto della Presidenza del Consiglio del 24 ottobre contiene nuove disposizioni urgenti per la prevenzione della diffusione del covid-19, valide dal 26 ottobre al 24 novembre 2020. Ma ad integrazione del Dpcm (Decreto presidente del Consiglio), in Lombardia rimangono in vigore fino al 13 novembre prossimo alcune disposizioni più restrittive. Ecco quali.

Coprifuoco notturno

In Regione Lombardia, dalle ore 23 alle ore 5 del giorno successivo, sono consentiti soltanto gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, situazioni di necessità, situazioni di urgenza o motivi di salute. È consentito in ogni caso fare rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza. Per giustificare gli spostamenti sarà necessario esibire una autodichiarazione.

Centri commerciali (quasi) chiusi nel weekend

Nelle giornate di sabato e domenica è disposta la chiusura delle grandi strutture di vendita nonché degli esercizi commerciali al dettaglio presenti all'interno dei centri commerciali. Questa disposizione non si applica alla vendita di generi alimentari, alimenti e prodotti per animali domestici, prodotti cosmetici e per l'igiene personale, per l’igiene della casa, piante e fiori e relativi prodotti accessori, nonché alle farmacie, alle parafarmacie, alle tabaccherie e rivendite di monopoli.

Divieto di consumo alcolici in luoghi pubblici

Il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nelle aree pubbliche compresi parchi, giardini e ville aperte al pubblico è sempre vietato.

Didattica a distanza: stop a presenza in classe

A partire dal 26 ottobre, le scuole secondarie di secondo grado e le istituzioni formative professionali di secondo grado devono realizzare le proprie attività attraverso la didattica a distanza per l'intera classe, se ci sono già le condizioni di effettuarla e salvo eventuali bisogni educativi speciali. Agli altri istituti viene fortemente raccomandato di adoperarsi nel più breve tempo possibile per poter svolgere anch’essi la didattica a distanza. Sono escluse le attività di laboratorio, che possono essere svolte in presenza. Ai dirigenti degli istituti scolastici si raccomanda inoltre di differenziare gli ingressi a scuola. Alle Università è raccomandata la promozione della didattica a distanza quanto più possibile.

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