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Il ritorno alla vita

L'addio graduale al green pass e alle mascherine

Cosa dobbiamo aspettarci dalle norme in arrivo sulla gestione della pandemia

Alla luce dei recenti numeri della pandemia che con omicron ha raggiunto una fetta significativa della popolazione e alla luce della capillare diffusione dei vaccini, sembra avvicinarsi il momento di tornare alla "normalità" pre covid. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, mediaticamente onnipresente, ragiona così sul futuro del certificato: indica la possibile data di progressivo allentamento in metà marzo: "Faccio un ragionamento semplice e di buon senso", ha spiegato: "Il green pass è stato molto utile per incentivare la vaccinazione e allora dobbiamo tenere presente che è fondamentale somministrare la terza dose perché è quella che ci protegge maggiormente dalle conseguenze gravi dalla malattia. E allora - ha detto Costa - se consideriamo che nel nostro paese circa 48 milioni di cittadini sono vaccinati e 35 milioni hanno ricevuto la dose booster, significa che abbiamo circa 13 milioni di dosi da somministrare".

"Se procediamo con questo ritmo - ha sottolineato - è facile pensare che per metà marzo avremo completato la dose booster a 48 milioni di concittadini. Da lì sicuramente inizierà una nuova fase e, così come abbiamo introdotto gradualmente le restrizioni, con la solita gradualità inizieremo un allentamento delle misure".

Stop mascherine all'aperto in tutta Italia

Venerdì 11 febbraio dovrebbe terminare l'obbligo di indossare le mascherine all’aperto in tutta Italia: non conterà infatti il colore della Regione (finora lo stop era previsto solo in zona bianca). La strada verso il ritorno alla normalità sembra imboccata, e la data da cerchiare in rosso sul calendario è il 31 marzo, quando scadrà lo stato di emergenza che il Governo sembra intenzionato a non prorogare più.

Per lo stop alle mascherine all'aperto è in arrivo nuova ordinanza già pronta del ministro della Salute Roberto Speranza anticipata dal sottosegretario Andrea Costa: "Bisogna ripartire e intanto ripartiamo dal togliere le mascherine all’aperto indipendentemente dai colori delle varie regioni". Probabili novità anche per le capienze degli stadi, si dovrebbe presto passare al 75% rispetto al 50% di adesso.

L’appuntamento simbolicamente più importante sarà però quello con la scadenza dello stato di emergenza il prossimo 31 marzo: se quest’ultimo non dovesse essere prorogato, andranno ridiscussi con le aziende gli accordi sullo smart working e anche la struttura del commissario, il generale Francesco Figliuolo, andrebbe rivista (in alternativa servirebbe un decreto ad hoc, per l’assegnazione di poteri straordinari). La soluzione più probabile è quella di un passaggio di consegne alle Regioni con la graduale chiusura di hub e maxi centri vaccinali. Per l'obbligo vaccinale per gli over 50 che scade il 15 giugno non si esclude più una proroga totale, in vista dell’autunno.

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