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Coronavirus Duomo / Piazza del Duomo

Agnelli, Diodato, Levante e gli altri: la musica in silenzio in Duomo per chiedere sostegno

Il flash mob in occasione del 21 giugno, festa della musica: il settore è bloccato per il lockdown da Coronavirus. L'industria culturale dà lavoro a un milione di persone

Artisti e cantanti vestiti a lutto sono rimasti in silenzio davanti al Duomo di Milano domenica 21 giugno, in occasione della festa della musica, per un flash mob a sostegno di tutti i lavoratori dello spettacolo, un'industria particolarmente colpita a causa del lockdown dovuto al Coronavirus. Dal 24 febbraio il settore è fermo: soltanto da lunedì 15 giugno è possibile, in teoria, effettuare spettacoli dal vivo, ma con limitazioni di pubblico (duecento persone al chiuso, mille all'aperto) che rendono impraticabili moltissimi generi di "live", dai concerti ai musical alle opere liriche. 

In piazza del Duomo, tra gli altri, Manuel Agnelli, Levante, Cosmo e Diodato. L'iintero comparto della cultura produce il 16% del Pil italiano e dà lavoro a più di un milione di persone. Molti sono lavoratori intermittenti, che non hanno diritto agli ammortizzatori, nemmeno quelli previsti dal Governo con i decreti per affrontare l'emergenza Covid-19.

Tra le richieste, una indennità per tutti i lavoratori dello spettacolo, sino a che non sarà possibile una ripartenza effettiva del settore. E in generale quella al Governo di prendere in considerazione alcuni possibili emendamenti al Decreto Rilancio per dare ossigeno ai lavoratori dello spettacolo, della musica e della cultura.

«Questa festa senza musica vuole unire simbolicamente l’intero paese e far comprendere alle persone e alle istituzioni che dietro ogni disco e a ogni live, in ogni spazio culturale, in ogni Festival o Live Club, nei grandi eventi, negli stadi, nei palazzetti o nelle feste di piazza che animano tutto il Bel Paese, c’è il lavoro di una squadra di persone. Questa squadra è formata da tantissimi lavoratori: musicisti, team di produzione, manager, uffici stampa, promoter, booker, discografici, autori, editori, tecnici altamente specializzati, maestranze, professionisti e altre innumerevoli figure professionali», ricorda il coordinamento La Musica Che Gira, che ha organizzato il flash mob.

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