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Venerdì, 19 Aprile 2024
Coronavirus

Milano, organizza flashmob non autorizzati contro la Regione: assolta

La donna, 45 anni, lo scorso maggio aveva organizzato proteste contro la gestione dell'emergenza coronavirus da parte del Pirellone

È innocente la donna che lo scorso maggio ha organizzato flashmob contro la gestione dell'emergenza coronavirus da parte di Regione Lombardia. A stabilirlo il giudice per le indagini preliminari Guido Salvini, il quale ha respinto la richiesta della procura che chiedeva per l'organizzatrice la condanna al pagamento di un'ammenda di 500 euro.

Per il magistrato le proteste organizzate dalla donna, che dopo il lockdown aveva chiesto giustizia per i morti di covid, erano "una presenza simbolica" e "una semplice manifestazione della libertà di espressione che non abbisogna di particolari autorizzazioni".

L'imputata, 45 anni, era stata indagata per aver promosso, anche attraverso i social, manifestazioni "in luogo pubblico senza l'autorizzazione preventiva" della questura. La donna insieme a poche altre persone aveva protestato contro la Regione davanti al Pio Albergo Trivulzio, in piazza Scala e davanti a Palazzo Lombardia-

Il giudice ha chiarito che "la finalità dell'art.18" del Testo Unico di Pubblica Sicurezza, emanato oltretutto durante il fascismo, deve essere quella di "prevenire e se necessario impedire che raggruppamenti di persone, in genere motivati da una comune posizione politica, provochino pericoli o disagi o turbino comunque la vita della città". Tutti elementi assenti nei flashmob organizzati dalla donna, durante i quali nessuno ha preso parola e i presenti erano pochi e distanziati.

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