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Tempi duri per i prof 'no green pass': dal 5 giorno di assenza addio stipendio

Dal 1 settembre novità per il green pass. Cosa cambia per il mondo della scuola

No green pass, no stipendio. Dal prossimo 1 settembre, per i lavoratori delle scuole e delle università la certificazione verde diventerà, nei fatti, obbligatoria. A stabilirlo, senza grandi possibilità di scorciatoie, è il decreto legge 6 agosto 2021, n. 111. 

Al momento il pass - che si ottiene con la vaccinazione, con un tampone negativo nelle ultime 48 ore o con la guarigione dal covid - serve per entrare nei locali al chiuso, per partecipare agli eventi e per i viaggi all'estero nell'Unione Europea, ma dall'inizio del prossimo mese lo spettro di utilizzo sarà ampliato. 

Le novità più grandi riguardano proprio il mondo dell'istruzione. Il perché di questa scelta è chiarito nello stesso decreto: l'obiettivo è fare in modo che le lezioni si tengano sempre in presenza per "assicurare il  valore della scuola  come  comunità" e "tutelare la sfera sociale e psico-affettiva della popolazione scolastica, sull'intero territorio nazionale". 

Green pass, tutte le novità dal 1 settembre

Green pass a scuola, cosa cambia

Per questo, i professori e tutti i lavoratori delle scuole e delle univerità dovranno essere in possesso del green pass. Il decreto è chiarissimo: "Dal 1° settembre 2021 e fino  al  31  dicembre  2021,  termine  di cessazione dello stato di emergenza, al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell'erogazione in presenza del servizio essenziale di istruzione, tutto il personale scolastico del sistema nazionale di istruzione e universitario, deve possedere ed è tenuto a esibire la certificazione verde covid-19". 

Discorso diverso per gli studenti: fino alle scuole superiori nessun green pass, mentre gli universitari che vogliono seguire le lezioni in presenza in ateneo dovranno essere in possesso della certificazione verde. Restano, inoltre, le "solite" misure, dal distanziamento all'uso della mascherina passando per la misurazione della temperatura agli ingressi. 

Sospesi i prof senza green pass

E dall'obbligo del green pass per i lavoratori non si scappa: "Il mancato rispetto delle disposizioni di cui al comma 1 da parte del personale scolastico e di quello universitario è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto  giorno di assenza il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato". 

Dal quinto giorno di assenza perché senza green pass, docenti e lavoratori di scuole e università saranno quindi sospesi e non riceveranno più lo stipendio. E il governo ha anche già pensato ai supplenti, stanziando una somma di denaro pronta all'uso. 

"Al fine di consentire il tempestivo pagamento delle competenze al personale supplente chiamato per la sostituzione del personale assente ingiustificato, è autorizzata la spesa di 358 milioni di euro per l'anno 2021", ha messo nero su bianco il consiglio dei ministri. Per prof, segretari e altri dipendenti delle scuole la strada è quindi tracciata: o vaccino o tampone ogni 48 ore per ottenere il green pass. 

Ma quanti sono i lavoratori lombardi del mondo scolastico ancora non vaccinati? Stando ai dati forniti nei giorni scorsid dall'assessorato al welfare di regione Lombardia ci sono 23.809 persone, tra docenti e personale amministrativo, che ancora non hanno prenotato l'appuntamento per il vaccino. È il 10% del totale.
 

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