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Coronavirus

Dove potrebbe servire il Green Pass a Milano e in Lombardia

I possibili scenari

Green pass come strumento per scongiurare le chiusure e controllare l'aumento dei contagi dovuto alla variante Delta. Potrebbe succedere a breve anche a Milano e in Lombardia. Questa, infatti, la settimana cruciale per capire cosa deciderà il governo.

Durante la cabina di regia, inizialmente convocata per il 20 luglio ma che secondo le ultime indiscrezioni potrebbe slittare, saranno discussi gli ultimi dettagli, ma la lista dei luoghi dove si potrà accedere solo con la certificazione nelle intenzioni di Draghi potrebbe essere già pronta ed entrare in vigore il 26 luglio.

Entro l'ultima settima di luglio si dovrebbe decidere quale uso verrà fatto della certificazione verde: l'ipotesi è che possa essere utilizzata per accedere soltanto ad alcuni luoghi, come stadi, discoteche e, forse, ristoranti al chiuso. Al momento su questo tema non c'è accordo nella maggioranza di governo: dopo le prossime riunioni del Comitato tecnico scientifico (Cts) e poi della cabina di regia con il presidente del Consiglio si dovrà trovare una 'via all'italiana' nell'utilizzo del pass.

Come sarà il green pass allargato?

Il green pass allargato - con il ciclo completo di vaccinazione e non più con una sola dose - dovrebbe entrare in vigore a inizio agosto con l'obiettivo di evitare cambi di colore a stretto giro delle Regioni, Lombardia inlcusa, e mantenere l'Italia 'bianca' almeno fino a metà mese nonostante i contagi in crescita, anche perché per il momento la situazione degli ospedali appare stabile. 

Per la nostra Regione nessun passaggio in zona gialla sembra all'orizzonte nelle prossime settimane. Il certificato per immunizzati, guariti dal Covid o cittadini con tampone negativo esguito entro 48 ore potrebbe diventare obbligatorio anche per i ristoranti al chiuso, ma per deciderlo ci sarà una vera e propria battaglia. Quasi scontato, invece, che venga richiesto per stadi, piscine, palestre, concerti e altri eventi collettivi. La proroga dello stato d'emergenza (che scade il 31 luglio), invece, dovrebbe incontrare meno ostacoli e in caso di un aumento dei ricoveri in ospedale, la zona gialla potrebbe diventare uno scenario concreto. Ma il passaggio non avverrà nell'immediato futuro, se si deciderà, come sembra certo, di tenere in maggior conto la pressione sugli ospedali piuttosto che l'incidenza dei casi (che in Sardegna, ad esempio, presto sfonderà il tetto che fa restare in zona bianca).

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