Tre zone di Milano con numeri da 'zona rossa': come si muove il covid nei quartieri
In tre zone di Milano sono stati superati i 250 casi di covid ogni 100mila abitanti. I dati del report di Ats
Il coronavirus corre a Milano e la corsa dell'agente patogeno è più veloce in alcune zone della città rispetto ad altre. È quanto fotografa il report quotidiano prodotto dall’Ats Milano-Città metropolitana pubblicato nella giornata di lunedì 8 marzo.
Le zone più colpite sono Bicocca, Crescenzago, Bligny-Bocconi. È in queste zone, secondo l'Ats, che si registrano più di 250 casi di covid ogni 100mila abitanti. Un parametro (relativo alla settimana 22-28 febbraio 2021) che nelle scorse settimane aveva contribuito a far scattare la zona rossa in diversi comuni della Città Metropolitana (tra questi c'è Bollate) ma è difficile pensare che verranno applicate misure così chirurgiche all'interno della metropoli lombarda. Le macchie scure, comunque, indicano che i contagi stanno crescendo in fretta e il picco della terza ondata non è ancora stato raggiunto.
Per il momento la Regione ha stretto le maglie facendo scattare la "Zona arancione rafforzata", ma qualcosa potrebbe cambiare nei prossimi giorni. Sul tavolo ci sono attualmente varie alternative per cercare di arginare il coronavirus: zona rossa nel weekend, anticipare il coprifuoco, il lockdown e naturalmente i vaccini.
Non solo: in Lombardia potrebbe diventare obbligatorio indossare le mascherine Ffp2 sui mezzi pubblici. La proposta è di Nicola Di Marco, consigliere regionale del Movimento cinque stelle, che ha presentato un'interrogazione al governatore Attilio Fontana.