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Giovedì, 28 Marzo 2024
Coronavirus

Lombardia verso la zona arancione? Il rischio c'è (ma ora possono cambiare i parametri)

Nell'ultimo report la Lombardia è a "rischio moderato". Ma l'Rt potrebbe perdere importanza

Già finito il sogno zona gialla? La Lombardia, che dallo scorso 26 aprile ha riassaporato nuove libertà e una semi normalità dopo mesi di divieti e restrizioni per l'emergenza coronavirus, corre seriamente il rischio di tornare in zona arancione. 

L'ultimo report dell'istituto superiore di sanità, che poi guida il ministero della salute nella scelta delle varie fasce di rischio, ha fotografato per la regione una "classificazione complessiva di rischio" che viene definita "moderata". 

"Incidenza ancora elevata"

Dal punto di vista dell'intera Nazione, l'Iss ha sottolineato che "l’incidenza è in lenta diminuzione ma ancora elevata per consentire sull’intero territorio nazionale una gestione basata sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti" e che "di conseguenza, è necessario continuare a ridurre il numero di casi anche attraverso le misure di mitigazione volte a ridurre la possibilità di aggregazione interpersonale e proseguire la campagna vaccinale per raggiungere rapidamente elevate coperture nella popolazione".

E ancora: "Si osserva per la seconda settimana consecutiva un lieve aumento della stima dell’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici, che tuttavia rimane al di sotto della soglia epidemica".

In Lombardia Rt verso la zona arancione? 

Ed è proprio qui il punto. In Lombardia l'indice Rt puntuale - dati alla mano - è di 0.92, in crescita dal momento in cui erano state decise le riaperture. Un Rt sopra l'1 potrebbe riportare - anche se non automaticamente - la regione in zona arancione, mentre superando l'1.25 si "vola" in zona rossa. Da qui, la classificazione di rischio moderato. Tiene, invece, per fortuna, l'incidenza su 100mila abitanti, che per ora è di poco superiore ai 110 e ben distante dalla soglia d'allarme dei 250. 

A preoccupare in Lombardia, però, sono anche i tassi di occupazione ospedalieri - anche quello influisce sulla classificazione del rischio -, con le terapie intensive che sono ancora piene oltre il limite di guardia. 

A confermare l'allarme è anche la fondazione Gimbe, che dall'inizio della pandemia analizza i dati e disegna previsioni. "A partire dalla prossima settimana l'Rt rischia di aumentare e ci potranno essere nuove zone arancioni - l'analisi del Gimbe -m ma se il governo dice che le riaperture sono irreversibile a questo deve corrispondere un cambiamento dei parametri", la loro riflessione. 

Cambiano i parametri per le zone

E in effetti un cambiamento potrebbe essere in arrivo. Prima di venerdì, quando sarà pubblicato il report dell'Iss che guiderà poi il ministero nella scelta dei vari colori, il governo e le regioni - d'accordo - potrebbero decidere di variare i paramenti per le fasce di rischio. 

Dall'indice Rt puntuale si passerebbe all'indice Rt ospedaliero e, soprattutto, si darebbe più peso alle percentuali di vaccinati tra la popolazione a rischio, un parametro su cui la Lombardia è messa bene. A quel punto la regione potrebbe continuare il sogno zona gialla. 

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