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Coronavirus

Lombardia zona rossa o arancione: "Ci sarà di sicuro un aumento dei ricoveri, serve tempo"

L'analisi di Antonio Pesenti, coordinatore delle terapie intensive nell'unità di crisi

I politici litigano. I medici invitano alla calma. Mentre governo e Pirellone discutono sul cambio di colore della Lombardia - che da venerdì potrebbe passare in zona arancione, con un livello di restrizioni più basso - a chiedere cautela è Antonio Pesenti, direttore del dipartimento di Uoc Anestesia-Rianimazione del Policlinico di Milano e coordinatore delle terapie intensive nell'unità di crisi proprio di Regione Lombardia per l'emergenza coronavirus.

Nella giornata dello scontro, duro, tra l'esecutivo e la giunta Fontana - motivo del contendere proprio l'uscita dalla zona rossa - il rianimatore ha dato il suo punto di vista, che si basa su ciò che ogni giorno vede da vicino. 

"Siamo preoccupati" dalla prospettiva del passaggio della Lombardia da zona rossa ad arancione, ha spiegato Pesenti all'AdnKronos. "L'allentamento delle restrizioni sicuro porterà a un aumento dei ricoveri, è matematico. Difficile dire se il sistema regge. Adesso vediamo una foto di quel che succedeva 15 giorni fa, se da lunedì si allenta noi vedremo comunque che i numeri continuano a scendere e potrebbe darci una falsa sicurezza", ha ammonito il medico.

E ancora: "In questa pandemia bisogna prendersi del tempo fra le azioni intraprese e la risposta". La situazione delle terapie intensive - ha spiegato - è "in modestissimo miglioramento. Il numero totale di ricoverati è sceso di qualche unità, possiamo affermare che è stabile e mostra un'iniziale tendenza a scendere, ma dove andiamo non lo sappiamo". Il numero di morti, per esempio, resta alto "ma è anche in questo caso una foto non in tempo reale della situazione. La mortalità è l'ultima cosa che cambia. Succederà quindi che, se dovessero togliere ora tutte le misure, vedremmo comunque a un certo punto un numero di decessi in discesa che è l'effetto delle restrizioni che adesso stiamo vivendo. È tutto sfasato, va tenuto conto di questo", ha ribadito il coordinatore.

"Io questo non lo so - ha osservato Pesenti -, non è il mio mestiere", riflettendo su se sia o meno il momento di allentare i divieti. "Io devo comportarmi secondo quel che succede. Non sono un politico e non faccio neanche l'economista. Penso che il problema è che bisogna mettersi in condizioni almeno di poter isolare veramente i positivi e - ha concluso - vuol dire quindi mettere in campo azioni di ampio respiro, di tipo socio-economico".

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