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Lombardia zona rossa, come si cambia "area" di rischio: servono 14 giorni di dati "positivi"

Come si passa da una zona di rischio all'altra? Il cambio è automatico sui criteri del Cts

Da venerdì 6 novembre la Lombardia ripiomba nel lockdown. Tornano divieti di spostamento, obbligo di restare a casa, chiusure per locali, bar e ristoranti che si erano già viste a marzo durante la prima ondata dell'epidemia di coronavirus, che adesso è tornato a colpire più forte che mai. 

L'ufficialità, già nell'aria da tempo, è arrivata mercoledì sera, quando il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha ufficializzato il suo ultimo Dpcm - in vigore fino al 3 dicembre - che divide l'Italia in tre grandi aree di rischio: giallo, arancione e rosso. 

Milano e le altre città lombarde sono zona rossa secondo i 21 indicatori del comitato tecnico scientifico e dovranno perciò sopportare le restrizioni più pesanti per cercare di piegare la curva dei contagi e abbassare la pressione sugli ospedali. 

Come si cambia zona da rossa ad arancione? 

Ma le regioni possono cambiare "colore" e area di rischio, passando di conseguenza a restrizioni più lievi? Sì. A rispondere è stato proprio il premier Giuseppe Conte nella sua diretta. "Se una regione all'esito dell'adozione di queste misure restrittive dovesse rientrare, però in condizioni di stabilità per non meno di 14 giorni, in una condizione di rischio più basse potrà essere assoggettata successivamente a un regime di misure meno restrittive". 

In sostanza, con 14 giorni consecutivi di dati "positivi" - con ogni probabilità contagio che cresce meno velocemente e pressione sugli ospedali che cala - la Lombardia potrebbe quindi passare all'area di rischio arancione che vieta comunque di entrare e uscire dalla regione. È evidente, però, che ci vorrà del tempo: il nuovo lockdown partirà venerdì 6 novembre, gli effetti delle misure arriveranno non subito e a quel punto ci vorranno altri 14 giorni di dati, si spera, "buoni" per ipotizzare un passaggio a un'area di rischio diversa.

Chi decide le zone di rischio? 

A decidere il passaggio saranno - ha spiegato Conte - "future ordinanze del ministero della salute che non saranno arbitrarie o discrezionali, come non lo è stata quella appena emanata, perché recepiranno l'esito del monitoraggio periodico che viene effettuato congiuntamente dai rappresentanti dell'istituto superiore di sanità, del ministero della salute e da rappresentanti delle regioni". 

I risultati vengono poi condivisi coi componenti del comitato tecnico scientifico, che ha stilato la lista dei 21 indicatori che forniscono a ogni regione il loro grado di allerta, "la bussola che ci indica dove intervenire e con quali misure", ha detto Conte. La Lombardia per ora è zona rossa. E per cambiare il livello di pericolo non ci vorrà poco. 

Foto - Le zone rosse in Italia

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