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«A Natale regala la scuola»: il flash mob degli studenti a Milano (anche davanti a casa di Sala)

I manifesti affissi in vari punti della città

Centinaia di manifesti sonoo stati affissi nella notte da "Priorità alla scuola", il comitato che dall’inizio dell’emergenza si batte per una scuola in presenza. I manfesti recitano lo slogan «a Natale regala la scuola». Con il flash mob notturno il gruppo ha lanciato la campagna per chiedere «il potenziamento immediato di spazi, trasporto pubblico e monitoraggio sanitario, per riaprire tutte le scuole in sicurezza». Da Palazzo Lombardia, a piazza Duomo, piazza Scala, ma anche in metropolitana e all’esterno dello store milanese di Apple, il comitato ha affisso centinaia di manifesti in diverse zone di Milano.

«"Priorità alla Scuola Milano" - si legge in una nota - lancia una campagna natalizia contro le priorità che il Governo, la Regione e il Comune continuano ad assumere nelle scelte economiche del Paese. La chiusura dei negozi sta riducendo in povertà migliaia di persone: piccoli e medi esercenti, negozi, librerie e ristoranti, come altri settori, necessitano di urgenti sostegni economici e di reddito per sopravvivere alla crisi. Sappiamo quanto questo sia ancor più vero nell’anno in cui le piattaforme digitali come Amazon, eliminata la concorrenza, hanno triplicato i propri profitti senza ridistribuire alcunché».

«La soluzione - proseguono gli studenti - è una società meno diseguale dove l’impegno nella ridistribuzione delle risorse economiche vada di pari passo al riconoscimento dei diritti dei minori; è un paese che potenzi la sanità territoriale e la capacità di monitoraggio pubblica contro la speculazione della sanità privata; è una città con più trasporto pubblico e piste ciclabili. Rifiutiamo la contrapposizione tra reddito, salute e istruzione e il ricatto che i minori stanno subendo tra la possibilità di andare a scuola e il sostentamento dei loro genitori. Chiediamo che tutte le scuole pubbliche, senza distinzioni, siano riaperte e potenziate da più spazi, migliori condizioni di lavoro e la garanzia di tracciamento sanitario rapido, valorizzate per la risorsa collettiva che rappresentano e pensate come luoghi dove investire per il cambiamento».

E uno dei manifesti è stato appeso anche al portone del palazzo in cui abita il sindaco Beppe Sala. E' lui stesso a dirlo, postando la foto su Instagram. «Questa mattina i ragazzi hanno lasciato questo messaggio nel quartiere e sul portone di casa mia - scrive il sindaco -. Ognuno di noi ha un suo pensiero sulle mille opzioni di apertura/chiusura e mi pare si faccia una gran fatica ad accettare il contraddittorio, rifugiandosi spesso nell’aggressione verbale. Anche il tema "scuola" non fa eccezione. In questo specifico caso io non mi sento di dar torto agli studenti».

Il post di Sala su Instagram

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