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Coronavirus Motta Visconti

Coronavirus, "io resto a casa" ma il comune regala mascherine in piazza (poi ci ripensa)

Succede a Motta. Idea distribuzione delle mascherine in piazza, poi la marcia indietro. Sono state dopo distribuite dai volontari porta a porta

Il fine era senza dubbio lodevole: distribuire mascherine gratis ai propri cittadini. Il metodo scelto evidentemente "pericoloso" dati i tempi. E, probabilmente, anche al limite dei decreti governativi e regionali che si sono susseguiti negli ultimi giorni per cercare di contenere l'emergenza Coronavirus. 

Polemica, politica e non solo, a Motta Visconti, dopo la decisione del sindaco Primo Paolo De Giuli di organizzare una sorta di "evento" per sabato 28 marzo per dare a tutti gli abitanti delle mascherine protettive. 

Mascherine gratis a Motta Visconti

Il caso è esploso venerdì mattina, quando l'amministrazione ha diffuso dei volantini - postati sui social e affissi sui negozi del Paese - per annunciare l'appuntamento. "Si comunica - si legge - che nella giornata di sabato 28 marzo dalle ore 9.30 alle ore 17.30 in piazza Leonardo Da Vinci verranno distribuite le mascherine protettive, una per ogni cittadino".

Quindi le istruzioni: "Per il ritiro dovrà presentarsi il capofamiglia o suo delegato con la carta di identità del capofamiglia". E ancora: "È possibile ritirare per un'altra famiglia presentando la carta d'identità del capofamiglia", un termine un po' agée ma che evidentemente deve piacere molto all'amministrazione. 

"Le mascherine verranno distribuite in sei punti divisi per ordine alfabetico - concludeva il volantino -. Si raccomanda di mantenere la distanza di un metro tra una persona e l'altra".

Foto - Il volantino

distribuzione mascherine motta visconti-2

Il rischio di assembramento

Già, la distanza appunto. E, inevitabilmente, gli assembramenti. Perché il rischio vero di un appuntamento del genere era richiamare in piazza decine e decine di cittadini, molti dei quali - con ogni probabilità - anche privi di mascherina. 

Il pericoloso, è palese, sarebbe stato attirare in strada un numero troppo alto di persone, dando così vita a quegli "assembramenti" che i decreti hanno assolutamente vietato nel tentativo di ridurre al minimo le possibilità di contagio. 

La marcia indietro 

Tanti abitanti, tra la pagina Facebook ufficiale del comune e il gruppo social cittadino, lo hanno fatto notare al sindaco e alle 19.23 è arrivata la marcia indietro ufficiale. "Data l’avvenuta consegna delle mascherine ordinate per i cittadini mottesi e dato il carattere di estrema urgenza causato dalla mancanza in commercio di dette mascherine, oggi 27 marzo, Sindaco e capigruppo di maggioranza e minoranza riuniti, hanno deciso di effettuare la distribuzione delle stesse nelle modalità indicate nei volantini affissi presso le attività commerciali e pubblicate tramite i canali digitali del Comune di Motta Visconti", si legge nella nota che porta la firma di Primo Paolo De Giuli, eletto con Liberamente Motta e giunto al suo secondo mandato. 

"Tuttavia, con il passare delle ore, il lavoro di organizzazione si è rivelato più difficoltoso del previsto. Non potendo garantire l’espletamento della distribuzione in condizioni di sicurezza per i cittadini, mi vedo costretto ad annullare la prevista consegna - le parole del primo cittadino -. Con l’aiuto dei numerosi volontari che si sono offerti, che ringrazio anticipatamente, le mascherine verranno recapitate a domicilio nei prossimi giorni". 

"Noi abbiamo accettato di collaborare pur non condividendo la scelta ma per responsabilità civica", hanno fatto sapere da "Più Motta", sottolineando come la scelta non fosse stata "condivisa". Siamo stati avvisati poco fa che il sindaco ci ha ripensato e ha deciso di accettare la nostra proposta. Ce ne rallegriamo - hanno concluso - e ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare per l'organizzazione e la distribuzione".

Le mascherine, poi, sono state consegnate porta a porta dai volontari. 

Foto - L'evento annullato

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