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Venerdì, 29 Marzo 2024
Coronavirus

Milano, il personale Atm chiede mascherine 'anti' Covid-19 e denuncia: "Metro affollate"

Nelle prime ore del mattino di lunedì i vagoni erano pieni di gente ed era quasi impossibile rispettare le distanze di sicurezza imposte dal decreto per il coronavirus. Atm risponde, dopo il boom di denunce, incrementando i treni: "Il servizio torna operativo al 75%"

Distanziamento sociale. Chiusura di quasi tutte le attività: scuole, palestre, bar, locali, negozi e non solo. Misure che, però, a detta di molti cittadini che negli ultimi giorni hanno rispettato i punti contenuti nel decreto "io resto a casa", sono rese vane dalla calca che loro stessi sono costretti ad affrontare quando devono usare i mezzi pubblici. Dove lo stesso personale Atm lamenta la mancanza di dispositivi di protezione individuale contro il coronavirus.

Coronavirus, bus e metro presi d'assalto

Bus, tram e metro a Milano sono stati presi d'assalto nella giornata di lunedì da tutte quelle persone che, per motivi di forza maggiore, devono uscire di casa per andare a lavorare per garantire quei servizi indispensabili perché la società possa continuare a camminare. I numeri, è chiaro, sono ben lontani da quelli che si registrerebbero in una giornata normale ma sono sufficienti per far sì che la famosa distanza di un metro tra cittadini non sia rispettata.

Coronavirus, metro affollate a Milano

La colpa, secondo la maggior parte di accuse circolate in rete e raccolte da MilanoToday, potrebbe risiedere anche nel fatto che Atm ha tagliato i mezzi del 40%. Una scelta che la società dei trasporti milanesi ha fatto per via del crollo verticale di passeggeri ma che in vista del distanziamento sociale risulterebbe controproducente. Le immagini e i video che affollano i social sono evidenti a tutti, incluso il personale Atm.

Il macchinista: "Non abbiamo dispositivi di protezione individuale"

Diversi di loro ci hanno girato alcune immagini per denunciare il problema. "Vorrei segnalare la situazione in metropolitana (linea M1) questa mattina (lunedì, ndr)", scrive un macchinista a MilanoToday che preferisce restare anonimo, che aggiunge che la sua preoccupazione, oltre che per i passeggeri, è personale: "Ricordo che noi non siamo dotati di alcun dispositivo di protezione individuale". Niente mascherine, né guanti, occhiali o altro tipo di difesa dall'eventuale contagio.

Una problematica sottolineata anche dai sindacati. Dal 13 marzo Rsu Metropolitana in una circolare - con oggetto "Dotazione DPI e tutela lavoratori Atm spa" - indirizzata al sindaco Giuseppe Sala, al direttore generale di Atm, Arrigo Diana, e agli assessori comunali e regionali competenti chiede, vista l'emergenza sanitaria in corso, "un intervento urgente". Soprattutto affinché a tutto il personale siano forniti nell'immediato gli indispensabili dispositivi di sicurezza personale. La Rsu anticipa, tra l'altro, che la rimodulazione del servizio avrebbe provocato calca di passeggeri alle fermate e sui mezzi. Cosa che è poi avvenuta. E, infine, auspica anche la sanificazione continua e con i giusti criteri di metro, bus e tram.

I passeggeri denunciano la metro piena

Lunedì mattina il flusso di passeggeri ha preoccupato un po' tutti. "Per favore, abbiamo bisogno di voi per risolvere subito la situazione d'emergenza dovuta alla riduzione dei mezzi Atm. Ecco la situazione alle ore 6 di lunedì sulla linea rossa. Devono tornare all'orario normale subito", invoca sulla sua bacheca Facebook un passeggero abituale.

"Vi risultano i mezzi Atm vuoti... Non è il caso di aumentati nelle ore di punta? Grazie se vorrete sensibilizzare chi di dovere", chiede un altro cittadino. Al quale fa eco un altro cliente Atm: "Secondo voi - si chiede retoricamente - è una cosa giusta costringerci a stare a casa ma la mattina in metro è pieno di gente?".

Aggiornamento. La risposta di Atm: aumentiamo il servizio al 75% dei normai feriali

La risposta di Atm è arrivata nel pomeriggio di lunedì. Ed è affidata ad una nota: "In ottemperanza alle disposizioni contenute nell'ordinanza della Regione Lombardia a seguito dell'ultimo decreto governativo, Atm aveva programmato un servizio con alcune riduzioni, anche in considerazione del drastico calo dei passeggeri che è arrivato a segnare -92%. Oggi (lunedì, ndr) Atm ha rimodulato la programmazione, che già per i prossimi giorni prevede un'offerta pari al 75% di un normale giorno feriale, offerta che va ben oltre quanto previsto dall'ordinanza regionale stessa". 

"I casi di affluenza, che si sono evidenziati lunedì mattina, sono stati essenzialmente su alcuni treni e bus nell'orario di punta. Ma già da martedì ci sarà un potenziamento nella fascia oraria interessata", spiegano nel comunicato. "Stiamo intervenendo per evitare situazioni di affollamento – ha dichiarato il Direttore Generale Arrigo Giana - e chiediamo collaborazione a tutti i nostri passeggeri e agli altri soggetti coinvolti, cercando di diluire il più possibile il flusso nell’orario di punta mattinale anche scaglionando gli orari di avvio delle diverse attività che sono rimaste attive". 

Già da martedì mattina alcuni treni aggiuntivi partiranno dai capolinea ed entreranno in servizio nelle stazioni intermedie delle linee, in modo da far trovare ai passeggeri che salgono una totale disponibilità di spazio. Se necessario, per evitare situazioni di affollamento e regolamentare il flusso passeggeri, sarà controllato l'accesso ai tornelli della metropolitana, anche con eventuale chiusura a intervalli temporanei.

Come fin dall'inizio dell'emergenza tutta Atm sta continuando a svolgere il proprio lavoro, e continuerà a farlo, per garantire il servizio essenziale di trasporto pubblico. "Ringrazio ancora una volta i colleghi impegnati sul campo - ha concluso il direttore generale - che anche in questi giorni difficili stanno facendo il proprio dovere con grande senso di responsabilità".

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