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Giovedì, 28 Marzo 2024
Coronavirus

Metro a "numero chiuso", distanza tra i sedili e più corse: come cambia Atm col Coronavirus

Atm si sta preparando alla fase 2. E il comune scommette anche sulle ciclabili

Più metro, meno passeggeri e distanze "obbligate". E ancora: più ciclabili e meno spostamenti. Ecco la ricetta del comune di Milano in tema di mobilità per affrontare al meglio la fase 2, quella della ripartenza, ed evitare una nuova ondata di contagi di Coronavirus

A riassumere la posizione di palazzo Marino, con un lungo post su Facebook, è stato Marco Granelli, assessore alla Mobilità. Dall'amministrazione stanno pensando a come garantire a tutti di tornare a viaggiare sui mezzi pubblici in sicurezza e stanno puntando su forme di mobilità alternative, su tutte la bicicletta. 

"La mobilità al tempo del Coronavirus: siamo in emergenza e per la fase due dobbiamo organizzarci perché tutti quelli che devono muoversi per fare funzionare la città, lo facciano nel modo più sicuro per loro e per impedire il contagio. Non potremmo avere metropolitane e bus superaffollati e quindi dovremmo fare molto più lavoro a distanza e distribuire meglio gli orari. E poi, per evitare di avere un altro milione di auto nelle strade, dovremo potenziare le due ruote: più biciclette e più scooter elettrici, e anche monopattini. E anche più sharing. Quindi più ciclabili, semplici e veloci", ha spiegato l'assessore.

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Distanza e ingressi contingentati in metro

"La nostra metropolitana trasportava circa 1.400.000 persone ogni giorno. Per tenere la distanza di un metro, pur mettendo il massimo del servizio, come nel pieno della stagione invernale, questo numero dovrà scendere al 25-30%", ha annunciato Granelli, evidenziando quindi che i treni potranno trasportare, al massimo, circa un terzo dei passeggeri di prima.

"Per raggiungere questo obiettivo possiamo lavorare per una forte collaborazione tra istituzioni, cittadini e imprese. E cioè con il lavoro a distanza, la diversificazione degli orari e dei tempi: bisognerà diminuire il numero degli spostamenti e spalmare gli orari, diminuendo le ore di punta". 

Ma non solo. "Atm farà in modo che l’accesso alla metropolitana sia contingentato, informando quando si giungerà al livello di saturazione - ha chiarito l'assessore - e poi sulle carrozze e sui bus segnaleremo sul pavimento e sui sedili la distanza da tenere, e possibilmente anche nelle stazioni della metropolitana, alle fermate in strada. Noi e Atm faremo il massimo, chiediamo fin d’ora ai cittadini di seguire bene le regole e aiutarci".

Scommettere sulle ciclabili

Metro e bus da un lato, le biciclette dall'altro. "L’altra grande azione è compiere un salto di qualità sull’utilizzo della bicicletta. Per questo stiamo mettendo in campo un’azione straordinaria di realizzazione di percorsi ciclabili e di zone 30. Stiamo predisponendo atti e progetti per mettere in strada circa 35 km di nuovi percorsi ciclabili, da aggiungere ai poco più di 200 già esistenti, in un tempo compatibile con l’emergenza - ha sottolineato Granelli -. E i primi saranno realizzati in maggio e giugno 2020". 

"Tre sono le modalità alle quali abbiamo pensato. La prima è fare percorsi ciclabili e pedonali allargando i marciapiedi dove è necessario camminare meno fitti, nel minore tempo possibile, in sola segnaletica. Significa tracciare in strada, lungo le principali direttrici, percorsi ciclabili lungo i marciapiedi, e tra il marciapiede e la sosta, e disegnare allargamenti dei marciapiedi laddove più stretti. Ci abbiamo già provato in qualche iniziativa di urbanismo tattico, e funziona. Un primo esempio sarà l’asse tra piazza San Babila e Sesto Marelli lungo corso Venezia, corso Buenos Aires, viale Monza", le parole dell'assessore. 

"Una seconda modalità sarà utilizzare i controviali di assi della nostra città facendoli diventare zone 30 e far circolare le biciclette insieme con gli altri, ma in migliori condizioni di sicurezza e a bassa velocità. L’esempio è l’asse da piazzale Lagosta nel quartiere Isola fino al Parco Nord lungo viale Zara e viale Testi. Una terza modalità è insieme fare percorsi ciclabili e mettere in sicurezza strade e incroci lungo alcuni assi. Un mix di segnaletica e struttura. L’esempio - ha proseguito l'esponente di palazzo Marino - è l’asse tra piazza Bande Nere e Bisceglie lungo via Legioni Romane, via Berna e via Zurigo, con ciclabile in segnaletica tra marciapiedi e sosta e messa in sicurezza degli incroci con allargamenti dei marciapiedi e sicurezza degli attraversamenti pedonali". 

Meno spostamenti 

"E infine con questa emergenza diminuire gli spostamenti significa più consegne a domicilio di farmaci e alimentari, ma anche altro, e poi più assistenza domiciliare e accompagnamenti. Per questo serve che in ogni strada ci siano posti di sosta per carico e scarico, oppure sosta breve. E qui stiamo lavorando per un piano speciale di posti di sosta breve in tutte le strade. Per fare tutte queste cose abbiamo bisogno di risorse, ma anche di modifiche di regole del codice della strada. Per questo, anche insieme ai miei colleghi e colleghe di altre città e l’Anci, stiamo interloquendo con il Governo per avere un fondo per investimenti come questi, maggiore duttilità sui lavori pubblici, regole più agili nel codice della strada. Le proposte le abbiamo fatte e speriamo ci siano risposte a breve".

"Ed infine sappiamo che queste cose nessuna istituzione potrà farle da sola. Abbiamo bisogno di tanti cittadini responsabili che cambino comportamenti e che ci aiutino a cambiare in tanti. Sono certo - ha concluso Granelli - che le associazioni e le categorie che incontrerò nei prossimi giorni avranno idee e proposte per aiutare Milano. Noi metteremo sul tavolo queste cose, ascolteremo le proposte e speriamo insieme di dare un forte segnale, per vincere il virus e vivere tutti meglio".

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