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Per la Moratti la Lombardia è "da medaglia" sui vaccini. E si punta alla scuola in presenza

L'assessora: "La dad ha dei limiti e ha creato problemi". Il piano

Ripresa delle prestazioni sanitarie, in Lombardia calate del 9,1 per cento a causa del covid, meno della media nazionale, ma pur sempre calate. E' l'obiettivo dettato da Letizia Moratti, assessora regionale al welfare: "Il calo dei ricoveri in ospedale e in terapia intensiva ci permettono di elaborare un piano di ripresa delle prestazioni per il secondo semestre del 2021", ha detto annunciando uno stanziamento di 100 milioni di euro per le strutture pubbliche e private, per favorire la ripresa delle prestazioni e ridurre i tempi d'attesa.

"Nel pubblico - ha aggiunto - vogliamo garantire a parità di risorse il 100 per cento delle prestazioni sul secondo semestre 2019, con 10 mila interventi in più, 100 mila esami radiologici in più, 10 mila esami di endoscopia in più; con il rispetto dei tempi d'attesa superiore al 90 per cento entro il 2022 per l'oncologia ed entro il 2023 per le altre discipline".

"Lombardia medaglia d'oro per vaccinazioni"

"L'andamento della nostra campagna vaccinale mostra la Lombardia ai vertici mondiali, siamo quinti dopo Gran Bretagna, Israele, Danimarca e Belgio, grazie all'impegno straordinario di migliaia di donne e uomini e al senso civico dei nostri concittadini", ha poi aggiunto Moratti parlando dell'andamento delle vaccinazioni contro il covid. "La nostra regione ha avuto uno scatto d'orgoglio che ha riguardato tutti, dal personale medico ai cittadini. Visto il clima olimpico, dico che siamo in zona medaglia: puntiamo a scalare ancora la classifica mondiale per conquistare la migliore posizione possibile. Come? Con un impegno che non verrà meno neppure ad agosto".

"La dad ha creato problemi"

Per il mese di agosto in particolare si prevede un milione di somministrazioni. "La variante 'delta' colpisce soprattutto i giovani, per la loro mobilità, per la loro volontà di socializzazione e noi siamo in campo per contrastarla", ha detto l'assessora. E in autunno, soprattutto per le scuole, "ci stiamo attrezzando per la ripresa in sicurezza. La didattica a distanza ha mostrato limiti e ha creato problemi". L'obiettivo è predisporre tamponi antigenici gratuiti in farmacia e negli ospedali per i 12-14enni, poi anche per i 6-12enni, mentre l'adesione vaccinale per i 12-19enni è attualmente al 65 per cento.

"Un'attenzione particolare - ha concluso Moratti - è rivolta agli insegnanti e al personale della scuola, compresi gli operatori delle mense e gli autisti degli scuolabus, per creare un ambiente quanto più possibile covid free. Vaccinazioni aperte anche ai non residenti che lavorano in Lombardia nella scuola pubblica e parificata. Su 333 mila persone occupate nella scuola risulta già vaccinato l'82 per cento, comunque al di sopra della media nazionale. Tra i ventenni siamo all'81 per cento di adesione al vaccino. Lavoriamo quindi per didattica in presenza all'Università".

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