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Coronavirus

Il dramma di Mauro Bellugi, ex Inter: morto per Covid dopo l'amputazione delle gambe

L'opinionista tv, ex difensore nerazzurro e della Nazionale, era ricoverato al Niguarda da mesi

E' morto a Milano l'ex calciatore dell'Inter Mauro Bellugi. A febbraio aveva compiuto 71 anni: a stroncarlo è stato il Covid. Nel mese di novembre 2020 era stato ricoverato in ospedale, al Niguarda, per problemi legati all'anemia mediterranea, di cui soffriva, ed era risultato positivo al Coronavirus.

I medici, per salvarlo, furono costretti ad amputargli entrambe le gambe. In tutti questi mesi l'ex calciatore è rimasto in ospedale e aveva iniziato la riabilitazione, ma alcune complicazioni legate al Covid lo hanno stroncato. "A un anno esatto dal primo caso di Covid in Italia, ci lascia Mauro Bellugi - scrive sui social il governatore lombardo Attilio Fontana -. Segnato dal virus, il calciatore della Nazionale e dell’Inter ha cercato di reagire a un complicato percorso sanitario con la forza e l’ironia che lo hanno sempre contraddistinto".

Originario del Senese, Bellugi iniziò la carriera di calciatore nelle giovanili dell'Inter, per poi approdare alla prima squadra con cui vinse lo scudetto nel 1971, da non titolare. Di ruolo stopper, proprio nel 1971 segnò l'unico gol della carriera in una sfida di Coppa dei Campioni contro i tedeschi del Borussia Monchengladbach ("Il Covid mi ha tolto anche la gamba con cui feci gol al Borussia Moenchengladbach", dirà con autoironia dopo l'operazione di novembre). Passò poi al Bologna, al Napoli e alla Pistoiese.

A metà degli anni '70 divenne lo stopper titolare della Nazionale, disputando in Azzurro i campionati mondiali del 1978 in Argentina. Dopo il ritiro allenò la Pistoiese e in seguito divenne un volto noto nelle tv locali lombarde, tra cui 7 Gold, come opinionista sportivo.

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