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Giorgio, il gigante buono degli insuperabili morto di coronavirus: "Ora gioca in Paradiso"

Giorgio, 20enne atleta di una squadra per disabili, si è spento martedì. Il ricordo

Era certo che ce l'avrebbe fatta. Era sicuro che avrebbe segnato anche questa volta, come faceva sempre. Al suo ex mister aveva detto di stare meglio, aveva fatto capire di poter arrivare fino a fine partita. E invece qualche ore fa Giorgio, poco più di 20 anni e una vita davanti, se n'è andato. Strappato alla sua famiglia, alla sua vita, ai suoi grandi amori dal coronavirus, che non gli ha lasciato scampo. 

Giorgio era un calciatore, il "gigante" buono, degli Insuperabili, squadra di calcio a 5 di Milano composta da atleti con disabilità. A dare la triste notizia, con il cuore spezzato, sono stati proprio loro. "Giorgio era determinato e generoso. Amava immensamente il calcio, i suoi compagni e le sue due grandi squadre del cuore: Inter e Insuperabili - hanno scritto accanto a due foto che lo ritraggono sorridente sul campo -. Il suo sorriso trasmetteva gioia, così come il suo encomiabile altruismo.  Sempre pronto ad aiutare gli altri ragazzi, Giorgio aveva una buona parola per tutti. La sua voglia di condividere emozioni con le persone che amava e i suoi modi di fare ci accompagneranno per sempre" e in conclusione un cuore azzurro, il colore del suo club.

"Caro Giorgio ancora stentiamo a crederci, tu così speciale, così forte e così semplice. Sei unico Giorgione! Adesso gioca in Paradiso con gli Angeli, noi continueremo a farlo da quaggiù sicuri sicuri che ci guarderai", il commento toccante di una donna. "Sei stato veramente una grande persona e un grande compagno di squadra Giorgio. Sei stato veramente una persona con un grande cuore, un grande amico e specialmente una grande persona che ci trasmetteva sempre la sua felicità. Ci mancherai tantissimo, rimarrai sempre nei nostri cuori Giorgio", le fa eco un uomo. 

Da brividi il messaggio che ha voluto dedicargli Daniele, un suo ex mister che gestisce una pagina Facebook in cui racconta il mondo dello sport e quello della disabilità. "Uno dei miei ragazzi che ho allenato, non ce l'ha fatta, è volato in cielo. Mi aveva contattato sua mamma per sentirlo telefonicamente 5 giorni  fa, lui era in osservazione in ospedale, monitorato perché desaturava e necessitava di ossigeno terapia. L'ho sentito telefonicamente, è stata una piacevole chiacchierata durata non più di 5 minuti, perché il respiro un pò affannoso lo metteva un pò difficoltà - ha raccontato -. Ci siamo salutati con la promessa che al suo ritorno a casa ci saremmo rivisti, perché lui era certo che tutto sarebbe andato per il meglio. Mi rassicurava dicendomi: «Mister, sto meglio rispetto a qualche giorno fa». Era fiducioso e sentendolo lo ero tanto anch'io. E invece oggi ho ricevuto un messaggio dalla sua mamma, ora non è più su questa terra". 

"Mi è caduto il mondo davanti. Mi sono rivisto tutte le foto insieme. Ragazzi è dura da accettare, non si è mai pronti a queste tragedie". Non solo lacrime, però. Perché adesso va trovato un modo per ricordare Giorgio. "Ho promesso alla sua famiglia, che è molto affezionata a me, che nel mio piccolo farò rivivere il suo ricordo dedicandogli un memorial di calcio - ha già annunciato il mister -. Sì, perché lui amava il calcio, l'Inter, era un ragazzo molto giovane con davanti una vita. Non doveva andare così, fa tanto male. Ciao gigante buono". 
 

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