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Coronavirus Porta Vittoria / Corso di Porta Vittoria

La Cgil ha organizzato un presidio fuori dalla sede di Milano

Appuntamento sabato dopo gli assalti tentati negli ultimi due cortei

I no green pass hanno lanciato la "sfida". La Cgil risponde presente. Per sabato 30 ottobre - quando sotto la Madonnina dovrebbe tenersi il 15esimo corteo consecutivo contro la carta verde - la sigla sindacale ha organizzato un presidio fuori dalla camera del lavoro di corso di Porta Vittoria, negli ultimi due appuntamenti finita nel mirino dei manifestanti che hanno cercato di superare lo sbarramento delle forze dell'ordine per avvicinarsi alla sede. 

"L’assalto squadrista alla sede nazionale della Cgil da parte dei neofascisti di Forza nuova e i ripetuti tentativi di assalto alla camera del lavoro di Milano, questi ultimi respinti dalle forze dell’ordine, rappresentano un gravissimo attacco alla democrazia e al mondo del lavoro che va respinto con fermezza", hanno scritto dalla Cgil in una nota. "Per questo, è convocato un presidio di tutte le forze democratiche ed antifasciste, sabato 30 ottobre 2021 dalle ore 16:00 sul piazzale Bruno Trentin della camera del lavoro metropolitana di Milano. Ancora una volta siamo costretti a prendere posizione contro i gravissimi fatti avvenuti nel corso dei cortei no vax e no green pass", hanno proseguito.

"La manifestazione di sabato 23 ottobre, infatti, ha visto per la prima volta la partecipazione del gruppo neonazista Do.ra e la presenza di un ex Br - Paolo Maurizio Ferrari -, mai dissociatosi dalla lotta armata, si è conclusa con il tentato assalto alla nostra sede. Analoga situazione si era creata sabato 16 ottobre. Non è più accettabile, inoltre, che piazza Fontana sia diventata luogo di appuntamento per chi poi sfila per le strade di Milano, come sono inaccettabili gli accostamenti delle misure anti covid al regime nazifascista, e lo striscione con la scritta Ora e sempre Resistenza", hanno rimarcato dalla Cgil. 

"La resistenza italiana non ha nulla a che fare con le modalità delle proteste in atto. La nostra concezione di libertà, trasmessaci dalla Resistenza, strettamente legata a quella del nostro prossimo e al bene comune, si contrappone - hanno concluso - al concetto individualistico e personalistico di libertà, divenuto centrale nelle manifestazioni no vax".
 

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