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No Green pass, due giorni di possibili tensioni: "Intensificati i servizi a tutela dell'ordine"

Riunito il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Le misure in vista del 15 e 16 ottobre

Venerdì il primo giorno cerchiato di rosso, decisamente a rischio. Sabato il secondo, con un copione ampiamente prevedibile. Sarà un fine settimana di possibile tensione a Milano, che con ogni probabilità si troverà a fare nuovamente i conti con le proteste dei no green pass. Dal 15 ottobre, infatti, entrerà in vigore l'ultimo decreto del governo guidato da Mario Draghi che prevede l'obbligo della certificazione verde per tutti i lavoratori, un punto di svolta che evidentemente rischia di dare nuova forza alla rabbia dei no pass. 

Il primo banco di prova si terrà proprio venerdì. Al momento, stando a quanto appreso, non risultano manifestazioni preavvisate, ma il rischio è che si registrino momenti di tensione fuori dalle aziende - soprattutto quelle più grandi - o fuori dagli uffici pubblici, con lavoratori sprovvisti di "carta verde" che potrebbero accendere qui e lì focolai di protesta. L'unico appuntamento già fissato per le prossime 24 ore è fuori dall'aeroporto di Linate, dalle 15, per un presidio indetto dalla sigla sindacale Usb. 

Sabato, invece, sarà la volta dell'ormai solito corteo improvvisato da piazza Fontana, che si è tenuto già per 12 weekend di fila. Questa volta in Questura è arrivata una mail con un preavviso, ma la sensazione è che come sempre i manifestanti cercheranno di "scorazzare" in giro per la città, con l'obiettivo di creare caos e disagio. 

Le forze dell'ordine stanno analizzando attentamente la situazione e giovedì mattina in Prefettura si è tenuto il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica "per - si legge in una nota di corso Monforte - esaminare le possibili problematiche connesse all’entrata in vigore delle norme sull’obbligo di green pass nei luoghi di lavoro e alle manifestazioni di mobilitazione e di dissenso sul tema".

"Dopo attenta disamina delle direttive impartite a livello nazionale dal capo della polizia e degli elementi informativi acquisiti a livello territoriale, il comitato, allargato alla presenza del procuratore Alberto Nobili, che sta seguendo la vicenda per i profili giudiziari, ha confermato la prosecuzione e l’intensificazione di servizi dedicati a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, con particolare attenzione ad obiettivi ritenuti sensibili per la circostanza". L'obiettivo, come sempre, sarà evitare blocchi nelle stazioni e tutelare gli obiettivi sensibili, dai palazzi della pubblica amministrazioni alle redazioni di giornali e televisioni passando - con la mente rivolta a Roma - per le sedi dei sindacati. 

Nelle scorse ore si è tenuto anche il comitato nazionale, al Viminale. Il ministro dell’interno, Luciana Lamorgese, "ha sottolineato la necessità che nel prossimo e impegnativo periodo, connotato dalla prosecuzione delle manifestazioni di protesta collegate alle misure governative di contenimento della diffusione del covid 19, le forze di polizia intensifichino le attività di prevenzione delle possibili cause di turbativa, con il rafforzamento dei dispositivi di osservazione e di vigilanza del territorio e degli obiettivi sensibili nonché dei servizi di monitoraggio dei siti web e dei social network, anche per garantire a tutti la libertà di manifestare pacificamente e nel rispetto delle regole".

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