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Giovedì, 28 Marzo 2024
Coronavirus

Coronavirus, ottimismo dalla Regione: "I casi crescono stabilmente, presto diminuzione"

Lo ha dichiarato il governatore della Regione durante la conferenza stampa di giovedì 2 aprile

I positivi al Covid-19 nella giornata di giovedì in Lombardia sono 1.292 in più rispetto al giorno precedente, le terapie intensive sono cresciute di 9 unità (contro le 18 di crescita del giorno precedente). L'aumento dei casi positivi è più contenuto rispetto al dato precedente (tra martedì e mercoledì erano aumentati di 1.565 unità), anche se negli altri giorni della settimana l'aumento giornaliero era stato ancora più basso. I decessi in un giorno sono stati 367, poco meno dell'aumento del giorno precedente (+394). «E' il dato che migliorerà più a lungo tempo», ha commentato il vice presidente della Lombardia Fabrizio Sala riferendosi ai decessi. «Usciamo dalla più grave emergenza, ma con questa epidemia convivremo per diverso tempo». 

Covid-19, positivi a Milano e provincia il 2 aprile 2020

Sono invece 165 in meno i ricoverati complessivi, quindi ci sono stati più dimessi che nuovi ricoverati. Nell'area metropolitana di Milano si sono registrati 482 positivi in più, di cui 203 in più in città per un totale di 10.004 e 4.018 rispettivamente. «Non va abbassata la guardia - ha commentatoo Sala - anche chi sta in casa dà una grande mano».

Le dichiarazioni di Fontana

"I numeri di oggi sono in linea, anche oggi è un giorno positivo: la linea sta procedendo senza aumenti e presto inizierà a scendere". Lo ha dichiarato il governatore della Regione Attilio Fontana durante la conferenza stampa svoltasi nel primo pomeriggio di giovedì 2 aprile. Una dichiarazione fotocopia a quella di mercoledì 1° aprile quando però i dati, divulgati nel pomeriggio dall'assessore al Welfare Giulio Gallera, avevano segnalato un aumento dei casi positivi rispetto ai tre giorni precedenti (+1.565 tra martedì e mercoledì, nei giorni prima erano stati +1.047 e +1.154). 

Gli aggiornamenti di giovedì 2 aprile 2020

Fontana: "Prepararsi se il virus torna a ottobre"

"Ci sono scienziati che ci dicono che, essendo un virus che ha attinenza con l'influenza, c'è il rischio che alla ripresa del virus influenzale in ottobre e novembre ci possa essere anche una ripresa del coronavirus. Quindi bisogna prepararsi". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, su Radio Padania nella giornata di giovedì 2 aprile.

Mascherine non idonee, per ora RiMaflow blocca produzione

Scarseggia il Tnt (Tessuto Non Tessuto) per la fibra di filtraggio. E così i produttori di mascherine devono adeguarsi con altri materiali, che poi non superano i test di laboratorio. E' quello che è avvenuto alla RiMaflow, la fabbrica recuperata e autogestita di Trezzano sul Naviglio che aveva avviato la produzione di mascherine per fronteggiare l'emergenza sanitaria da Coronavirus. Il primo prototipo però è stato "bocciato" dal Politecnico, che ora ne analizzerà un secondo. L'azienda non si dà per vinta e fa appello per recuperare (anche in donazione) quanto più Tnt possibile.

Troppi defunti: a Milano chiuso il forno crematorio

Il Comune di Milano ha disposto la chiusura del forno crematorio di Lambrate, con interruzione del servizio di cremazione anche per i residenti, qualche giorno dopo averlo interrotto per i non residenti deceduti in città. La lista d'attesa è ora di 20 giorni e "sforare" questa soglia significherebbe incorrere in una critcità dal punto di vista igienico-sanitario. L'interruzione del servizio è prevista fino al 30 aprile. Come da disposizione del Ministero della Salute, inoltre, tutti i cimiteri sono chiusi al pubblico sul territorio nazionale.

Nei primi 21 giorni di marzo, a Milano, i defunti sono cresciuti del 17,4%. Nel 2019 tra il 1 e il 21 marzo a Milano erano passate a miglior vita 885 persone: 368 uomini, 517 donne. Nello stesso periodo del 2020 i decessi sono aumentati schizzando a 1039 (+154 in più): 494 uomini e 545 donne. L'aumento totale è stato del 17,4% ma l'aumento maggiore si può osservare nei decessi che hanno intasato il sesso maschile: sono stati il 34,4% in più, mentre per le donne è stato del 5,4%.

San Raffaele, 28 posti letto per riabilitazione post Covid-19

Il San Raffaele ha aperto un reparto con 28 posti letto dedicati ai pazienti Covid-19 che, prima di essere dimessi, devono seguire un percorso di riabilitazione in quanto non più autosufficienti dopo essere rimasti fermi a lungo per la degenza. I pazienti saranno seguiti da una équipe multidisciplinare. Si tratta di persone ancora infettive, per cui le precauzioni saranno al massimo livello. In particolare, ai degenti si potranno effettuare esami diretatmente dal letto.

Sala e altri sindaci, bordate a Fontana: 'Dove sono mascherine e tamponi?'

Quattro questioni sollevate. E quattro risposte, attese. Sette sindaci lombardi, tra cui il primo cittadino di Milano, Beppe Sala, hanno scritto una lettera indirizzata al presidente lombardo, Attilio Fontana, chiedendo una replica immediata. Motivo del contendere, naturalmente, l'emergenza Coronavirus.

Sul tavolo della partita - che vede seduti gli amministratori locali di Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Mantova, Milano e Varese - ci sono diverse questioni: dai tamponi all'assistenza alle fasce più deboli della popolazione passando per mascherine e guanti.

Fontana replica ai sindaci: "Solo polemica"

"Non c'è peggior sordo di chi non vuole ascoltare. Se poi la 'lezioncina' arriva da chi non ha competenze scientifiche dirette, la cosa diventa - per pura e bieca speculazione politica - ancora più inopportuna e per certi versi triste. Un modo di comportarsi irresponsabile e poco consono per chi ricopre un ruolo istituzionale. Un atteggiamento sconsiderato che giunge proprio nel giorno in cui ho ricevuto una telefonata del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di plauso per tutto quello che stiamo facendo e anche per condividere l'opportunità di mantenere solido il fronte istituzionale". Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, replica ai sindaci lombardi del centrosinistra che hanno polemizzato con lui.

"Già lunedì scorso durante la consueta riunione con i sindaci dei capoluoghi e, poi, non più tardi di ieri - aggiunge Fontana - nell'aula del parlamento regionale, abbiamo risposto alle medesime domande da parte delle opposizioni, che oggi i sindaci di centrosinistra puntualmente, come un orologio svizzero, ripropongono. è evidente, che c'è una strategia politica e che quindi l'obiettivo è tenere alta la polemica contro la Regione, impegnata invece 24 ore su 24 a contrastare concretamente il virus".

"Non mancheremo comunque - conclude il governatore - di recapitare ai sindaci in maniera specifica e puntuale tutta la documentazione che darà loro anche risposte scientifiche".

Case popolari: diferiti i solleciti e le messe in mora

La Regione ha disposto il differimento al 30 giugno dei solleciti e delle messe in mora per gli inquilini delle case popolari delle Aler lombarde. Un provvedimento che arriva a più di un mese dall'inizio dell'emergenza e a quasi un mese dall'8 marzo, giorno a partire dal quale tutta la Lombatdia è stata considerata di fatto "zona rossa". Stefano Bolognini, assessore regionale alla casa, ha aggiunto che la Regione è al lavoro per definire altre forme di sostegno ai cittadini che vivono nelle case popolari. 

Ma per il Pd è troppo poco: Carmela Rozza, ad esempio, chiede che venga istituito un fondo per aiutare e sostenere gli inquilini che, in questo periodo, non riescono più a pagare gli affitti e le utenze.

Gallera: "I tamponi in Lombardia stanno aumentando"

"Stiamo creando altri posti per le degenze di sorveglianza del coronavirus, ad esempio ad Abbiategrasso, e cerchiamo di utilizzare al meglio ogni presidio". Detto questo, "i tamponi in Lombardia stanno aumentando". Lo ha detto l'assessore regionale Giulio Gallera, intervistato in diretta su Telelombardia.

"Oggi in Regione Lombardia noi consideriamo pazienti covid tutti quelli che hanno dall'influenza in su. Abbiamo iniziato a monitorarli e a prescindere dal tampone li mettiamo nelle degenze di  sorveglianza". D'altra parte, "stiamo iniziando a tamponare tutti i medici di medicina generale e stiamo sorvegliando tutti gli operatori, medici e infermieri, delle strutture sanitarie, con la misurazione della febbre. Chi esce dalla quarantena ovviamente lo tamponiamo". 

In sostanza, "in maniera selettiva stiamo andando ad allargare il numero dei tamponi".

Analisi celle telefoniche: "Spostamenti ancora in calo"

Prosegue il monitoraggio degli spostamenti dei cittadini attraverso le celle telefoniche. Gli spostamenti risultano "sempre più in discesa anche nei giorni feriali", ha precisato il vicepresidente della Regione Fabrizio Sala. lunedì e martedì, secondo il dato della Regione, si è spostato il 36% dei Lombardi mentre nella giornata di domenica solo il 24%.

"In due settimane anche nei giorni feriali la mobilità è scesa di ben 7-8 punti percentuali", fanno sapere dalla Regione. Ciò significa che centinaia di migliaia di persone sono rimaste a casa ad eccezione delle attività produttive essenziali per l'approvvigionamento delle materie di prima necessità e per le filiere alimentari e farmaceutiche.

Coronavirus, l'ultimo bollettino della Regione

Coronavirus, i casi provincia

La provincia più colpita dal coronavirus è ancora Milano con 9.522 casi. Seguono Bergamo (9.039), Brescia (8.598), Cremona (3.941), Monza e Brianza (2.543), Pavia (2.180), Lodi (2.157), Mantova (1.736), Lecco (1.516), Como (1.157), Varese (937), Sondrio (484).

 

Come procede la linea dei nuovi contagiati

Negli ultimi giorni la linea dei nuovi contagi, elaborata secondo i dati resi noti dalla protezione civile, sta complessivamente virando verso il basso. Nella giornata di mercoledì 1° aprile la linea è tornata a salire rispetto a martedì 31 marzo (+3,6%), ma complessivamente il trend è in calo: solo una settimana fa la linea era a quota 6,8. Ciò non vuol dire che non ci sono più contagiati ma che l'epidemia sta procedendo con meno forza.

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