Cambia piano vaccini in Lombardia: "Una sola dose o attesa di 6 mesi per seconda"
Lo ha annunciato l'assessore regionale al Welfare, Letizia Moratti
"Abbiamo deciso una rimodulazione della strategia vaccinale come strumento prioritario del contenimento del contagio in modo da prevedere o la somministrazione di una sola dose o il posticipo di sei mesi per la sua somministrazione. Un'eventuale risposta positiva ci permetterebbe di avere maggiore disponibilità del vaccino che ad oggi è misura scarsa". Così la vicepresidente e assessora al Welfare lombarda, Letizia Moratti.
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La nuova rimodulazione del programma di vaccinazioni manterrà invariate quelle previste per gli over 80 e per le categorie inserite nella 'Fase 1 bis' (residenzialità psichiatrica, assistenza domiciliare e relativi operatori, centri diurni, farmacisti, dentisti, sanità militare, polizia di Stato, ambulatori accreditati, medici liberi professionisti, informatori scientifici del farmaco). La nuova strategia vaccinale - sottolinea la Regione - concentrandosi sui comuni più critici avrà anche l'obiettivo di contenere la diffusione delle varianti.
"Regione Lombardia - ha sottolineato Moratti - sta attuando un'attenta sorveglianza sanitaria per intervenire in modo circoscritto e preventivo sulle aree che oggi appaiono critiche, anche a causa delle varianti che si stanno diffondendo con rapidità. La strategia viene messa in campo al fine di consentire, allo stesso tempo, a quelle aree non interessate da un'accelerazione del contagio, di proseguire le normali attività".
"Verranno infine concentrate nei limiti del possibile e delle linee guida del Ministero - ha concluso la vicepresidente lombarda - le attività di vaccinazione in particolare partendo dai Comuni al confine tra la provincia di Brescia e Bergamo con presenza importante di focolaio di contagio legato alle varianti e alla situazione di tensione legata alla saturazione delle terapie intensive locali".
"Passeremo - ha detto il responsabile della campagna di vaccinazione anti-Covid della Lombardia, Guido Bertolaso, intervenendo nell'aula del consiglio regionale - da una logica di 'riduzione del danno' a quella di 'sanità pubblica'. Non possono bastare soltanto i provvedimenti sulla circolazione, bisogna utilizzare tutte le armi a disposizione. E l'arma più efficace è il vaccino. Inizieremo dunque a vaccinare nei territori maggiormente colpiti con l'obiettivo di diminuire fortemente i casi e conseguentemente il livello di ospedalizzazione".
"Partiremo giovedì - ha continuato Bertolaso- dalla provincia di Bergamo, dai territori di confine con la provincia di Brescia per poi spostarci nelle altre aree del bresciano. Ed allungheremo i tempi tra la prima e la seconda vaccinazione". Sulle vaccinazioni agli over 80, Bertolaso ha infine messo in luce come "non si ridurrà nemmeno di una unità la somministrazione dei vaccini".