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Coronavirus

Oggi il monitoraggio Iss: si decidono i cambi di colore delle regioni, la Lombardia 'serena'

È il giorno del monitoraggio dell'istituto superiore di sanità. La Lombardia resta gialla

È il giorno dei cambi di colore. Oggi, venerdì 30 aprile, come ogni venerdì da tempo, è il giorno in cui l'istituto superiore di sanità pubblicherà il suo report settimanale sull'andamento dell'epidemia di coronavirus in Italia, dal quale poi il ministero della salute prenderà i "dati guida" per scegliere le fasce di rischio delle regioni. 

La Lombardia, che da lunedì scorso è in zona gialla - dopo mesi di "attesa" - si presenta all'appuntamento in maniera "serena". Salvo sorprese impensabili, infatti, la regione resterà in giallo e potrà continuare a beneficiare delle riaperture

Da questa settimana, infatti, è possibile pranzare e cenare seduti ai tavoli dei ristoranti e dei bar - anche se soltanto all'aperto e rispettando il coprifuoco -, è possibile cambiare regione ed è possibile fare sport, anche di contatto, all'aperto. Sempre da lunedì tutti i ragazzi di tutte le scuole sono tornati a svolgere lezione in presenza - per i licei almeno al 70% - e hanno ricominciato ad accogliere clienti i musei, i teatri e i live club. 

Tutto quello che si può fare il 1 maggio

Le riaperture, avvenute meno di una settimana fa, chiaramente non incideranno sui dati di questo report, mentre probabilmente saranno già "apprezzabili" nel prossimo. Anche per questo oggi la Lombardia ha ben pochi dubbi di restare gialla, anche perché i numeri che arrivano dai tamponi giornalieri e dagli ospedali sono costantemente in calo

Sul tema zona gialla nelle scorse ore si sono espressi anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, e il presidente di regione, Attilio Fontana. Il primo cittadino ha spiegato che "adesso anche il tempo aiuta relativamente, però mi pare che ci sia grande volontà da parte di tutti di partecipare alla vita cittadina, di aiutare i ristoratori e i gestori dei bar". "Secondo me la città sta reagendo con compostezza. Speriamo che sia così - ha proseguito il primo cittadino -. Ovviamente con Prefetto e Questore studiamo la situazione per poterla gestire perché poi qualcosa di non ideale succede sempre e lì dobbiamo da un lato essere fermi nel riprendere chi non si comporta in maniera giusta, dall’altro lato - ha concluso - un po’ di tolleranza può anche non andar male".

"Dobbiamo chiedere ai nostri cittadini di fare un ulteriore sforzo anche in questi giorni", aveva spiegato il presidente. "Bisogna rispettare le regole perché è l'unico sistema che ci consente di evitare nuovi problemi. Dobbiamo essere rispettosi per non ricadere in nuove restrizioni. La nostra gente - aveva concluso il numero uno del Pirellone - ha bisogno di sentirsi non oppressa e perché ciò avvenga bisogna regolamentarsi". 

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