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Venerdì, 19 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus, a Milano i negozi potrebbero aprire dopo le 10.15 per evitare folla sui mezzi

Sala: per quanto riguarda la scuola, una parte delle classi entrerà alle 8, una parte alle 9.30

Purtroppo finora è stato abbastanza inevitabile. Ogni mattina sui mezzi Atm, specialmente sulle linee della metropolitana, le persone si ritrovano nella condizione di non poter rispettare il metro di distanza tra loro e gli altri passeggeri. Assembramenti - in teoria vietati - ma quasi del tutto 'obbligatori' negli orari di punta. Bene, dopo le festività il Comune di Milano vuole ulteriormente provare a spalmare gli orari e le aperture delle attività per evitare l'intasamento dei mezzi.

Dal 7 gennaio i negozi a Milano apriranno alle 10.15. A dirlo è il sindaco della città, Beppe Sala, intervistato da SkyTg24. «Siamo orientati a organizzare ciò che sarà a partire dal 7 di gennaio», ha detto Sala annunciando l’apertura dei negozi spostata alle 10.15. Per quanto riguarda la scuola, l’obiettivo è portare la presenza in classe «al 75%: una parte delle classi entrerà alle 8, una parte alle 9.30», ha detto Sala.

Confcommercio: “Accogliamo con responsabilità la proposta del prefetto”

I negozi e gli esercizi pubblici di Milano "accolgono con senso di responsabilità" la proposta del prefetto di aprire i negozi non alimentari - sono oltre 12mila le attività coinvolte - alle 10.15. Lo sottolinea Confcommercio Milano. "Questa decisione, in accordo con prefettura e Comune, è stata presa per alleggerire il trasporto pubblico, agevolare gli spostamenti degli studenti ed evitare assembramenti. Uno sforzo che ha l'obiettivo condiviso di evitare un nuovo lockdown", spiega la nota.

Atm, appello ai viaggiatori: uscite dopo le 9.30

Anche Atm aveva chiesto aiuto ai cittadini. L'azienda che gestisce il trasporto pubblico meneghino, chiamata a fare i conti con il limite di riempimento dei propri mezzi al 50%. Per questo ha lanciato una sorta di campagna di comunicazione per "invitare" i viaggiatori a scegliere orari diversi da quelli di punta.

Con un tweet pubblicato mercoledì sera, poi seguito giovedì mattina da un messaggio sull'app - con tanto di notifica - e sul sito ufficiale, l'azienda di Foro Bonaparte si è rivolta direttamente ai propri clienti. "Nei giorni feriali, se potete, viaggiate dopo le 9:30 del mattino: i mezzi restano comunque frequenti e c’è più spazio", si legge nell'avviso.

"Nonostante il servizio a regime rafforzato che stiamo offrendo, il limite di riempimento dei mezzi al 50% riduce gli spazi. Nelle ore di punta considerate ingressi scaglionati nelle stazioni del metrò, possibili blocchi ai tornelli e maggiori attese prima di poter salire a bordo di treni, bus, tram e filobus", hanno spiegato da Atm, riferendosi al blocco dei tornelli nelle stazioni - che scatta in automatico al raggiungimento della soglia di riempimento massimo - o all'impossibilità di salire sui mezzi di superficie se troppo pieni. 

"Se viaggiate in metrò, considerate orari alternativi a partire da quelli meno frequentati", ha ribadito la società nella sua comunicazione. E poi, in conclusione, un punto su cui Atm si è sempre spesa molto: "Ricordatevi di indossare sempre bene la mascherina, è un obbligo

Negozi e saldi: la strategia per eviare assembramenti

Una scelta importante, quella del posticipare le aperture dei negozi, proprio perché in quei giorni, il 5 gennaio, iniziano i saldi in Lombardia. Anche se già nei 30 giorni precedenti i negozi potranno applicare promozioni su decisione della Giunta Regionale, come comunicato da Palazzo Lombardia, per il perdurare dell'emergenza epidemiologica da covid-19. Le attività di commercio al dettaglio, infatti, hanno subito una notevole diminuzione delle vendite, anche successivamente alla riapertura delle attività e, pertanto, si è ritenuto opportuno, come già deliberato per i 'Saldi estivi 2020', eliminare vincoli legati alla determinazione dei prezzi dei prodotti soggetti a saldo, al fine di favorire la ripartenza del commercio.

«Per la grande crisi che stiamo attraversando - ha osservato l'assessore Mattinzoli - trovare sintesi e soluzioni che possano accontentare tutti non è facile. In questo caso, credo si possa affermare, ci sia stata unanimità. Anche l'abolizione del divieto delle promozioni nei 30 giorni precedenti è la scelta giusta, perché flessibile e rispondente alle diverse necessità». L'idea del comune di Milano potrebbe essere la chiave giusta per evitare assembramenti sui mezzi. 

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