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Scuole, aziende e negozi: da gennaio orari diversi. Ecco il piano definitivo

L'idea è quella di "scaglionare" gli orari soprattutto nella fascia mattutina 7-10

Se la scuola potrà ripartire il 7 gennaio, c'è il piano di rientro. Elaborato da qualche giorno, è stato presentato dal prefetto di Milano Renato Saccone e dal sindaco Beppe Sala. L'obiettivo è il rientro in classe in sicurezza per gli studenti e, contemporaneamente, il buon funzionamento della città. Il piano è stato condiviso dalle aziende, dai gestori del trasporto, dal commercio, dagli ordini professionali e dai sindacati. Si tratta di "adattare" gli orari della città in modo da consentire la ripartenza scolastica senza compromettere il resto, e in particolare senza congestionare la città e i mezzi pubblici.

Occhi puntati sulla fascia oraria 7-10 del mattino, la più congestionata della giornata milanese "tipica". Si è stabilito che il 7 gennaio entrerà a scuola entro le 8 del mattino il 40% degli studenti, entro le 9.30 il 10%. Si punta poi a far tornare in classe il 75% degli studenti, con un 25% che a rotazione resterà a casa.

Apriranno invece dopo le 9.30 i servizi pubblici su appuntamento, così come anche i servizi bancari, assicurativi e finanziari, mentre i negozi apriranno alle 10.15 escluse edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Entro le 8, qundi in anticipo sulle scuole, apriranno le attività produttive del manifatturiero; le altre aziende dopo le 9.30. I professionisti e le università apriranno, infine, alle 10. 

In questo modo si punta a far spostare commercianti, clienti e utenti solo dopo che si sono "mossi" studenti e insegnanti. Il patto intende promuovere, sia presso le aziende sia nel settore pubblico, una sempre più attenta valutazione sull'uso ottimale dello smart working.

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