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Coronavirus Portello / Viale Lodovico Scarampo

Milano, l'ospedale in Fiera pronto alla trasformazione: arrivano anche gli ambulatori

La Regione sta pensando a ridisegnare parte dell'ospedale che è inutilizzato dal 9 giugno. I dettagli

Potrebbe cambiare "pelle" l'ospedale della Fiera di Milano, struttura allestita nel momento più buio dell'emergenza coronavirus e mai entrata pienamente in funzione. I reparti allestiti potrebbero trasformarsi in poliambulatori. Per il momento sono solo indiscrezioni ma sembra che la Regione stia lavorando a un piano, al momento top secret; piano che — secondo quanto trapelato da Adnkronos salute — dovrebbe essere discusso durante una riunione tecnica operativa nella prossima settimana. 

Fonti regionali confermano che allo studio con il Policlinico del capoluogo lombardo (a cui è stata affidata la gestione dell'ospedale in Fiera) c'è la creazione di "un ambiente nuovo" da usare per servizi ambulatoriali in base alle esigenze (non necessariamente Covid). Spazio che potrebbe essere pronto dal 1° ottobre e verrebbe realizzato con tutte le separazioni dei percorsi necessarie, mantenendo in piedi - stando alle informazioni raccolte - l'allestimento delle postazioni di terapia intensiva da un lato, e dall'altro realizzando il nuovo progetto. Al Portello le aree vuote ci sono e si sta valutando come strutturare il tutto perché sia utilizzabile con flessibilità in base alle esigenze contingenti.

La logica è quella di sfruttare la diagnostica che c'è già, come le due Tac, e in generale non lasciare vuota la struttura, finita a più riprese nel mirino delle polemiche proprio per il suo utilizzo finora limitato. Il piano nasce in un'ottica duplice: recupero delle attività ambulatoriali (alle aziende sanitarie pubbliche lombarde è stato dato come obiettivo di raggiungere il 95% delle attività ambulatoriali dello scorso anno), visto che oggi per le necessità di distanziamento servono nuovi spazi; e utilizzo per diagnostica Covid, separata dal resto delle attività, nel momento in cui aumenta questa attività con il ritorno per esempio della stagione autunnale e invernale e la concomitanza dell'influenza.

L'ospedale in Fiera: i numeri

Allestito in 4 settimane e inauguratoufficialmente il 31 marzo, l'ospedale in Fiera è entrato in funzione per i primi pazienti la settimana dopo, il 6 aprile. Erano giorni drammatici, il governatore Attilio Fontanaavvertiva: "Siamo vicini al momento in cui non avremo più letti in rianimazione". Poi l'effetto del lockdown ha consentito di arginare l'onda di piena. E la struttura è ferma dal 9 giugno, da quando cioè è stato dimesso l'ultimo paziente. La struttura è ora nel mirino della guardia di finanza dopo un esposto presentato dai Cobas.

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