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Coronavirus

Reparti "Covid free" e tamponi prima dei ricoveri: come cambiano gli ospedali lombardi

Provvedimento della giunta con tutte le nuove misure per la ripartenza degli ospedali

Aree separate e personale dedicato. Controlli necessari prima di ogni ricovero. Dispositivi di protezione individuale obbligatori per tutti gli operatori. E capienza massima, per ora, ridotta di almeno del 30%. È scattata la fase 2 dell'emergenza Coronavirus anche per gli ospedali lombardi, che provano a ripartire dopo l'ondata di ricoveri causata dall'esplosione dell'epidemia, quella che più volte i vertici regionali hanno definito una "bomba atomica". 

Giovedì sera proprio la giunta di regione Lombardia, riunita in seduta straordinaria, ha approvato un provvedimento specifico con tutte le linee guida per condurre le strutture ospedaliere a una "ripresa attenta, sicura e graduale" che porterà verso "la normalità delle attività degli ospedali lombardi, che devono rimanere pronti a fronteggiare qualsiasi nuova emergenza".

Percorsi diversi negli ospedali 

“I reparti degli ospedali si stanno alleggerendo dopo la grande emergenza - ha sottolineato il presidente del Pirellone, Attilio Fontana –, pertanto la ripresa dell’attività ordinaria di ricovero può avvenire in modo graduale. Fino a un massimo del 60-70% dell’attività erogata dalla struttura prima dell’evidenziarsi della pandemia. E riguarderà i pazienti che necessitano di prestazioni non rinviabili oltre i 60 giorni di attesa”.

“Per ogni struttura ospedaliera, pubblica e privata accreditata - ha chiarito - è necessario prevedere l’accesso a percorsi definiti e differenziati per i pazienti in funzione della certezza o della probabilità di essere Covid positivi. Abbiamo previsto ogni accorgimento per garantire la sicurezza massima dei pazienti”.

Aree Covid free

L'obiettivo è evitare che proprio negli ospedali possano sorgere nuovi focolai. Per questo - ha spiegato l'assessore al Welfare, Giulio Gallera - "ogni struttura sanitaria dovrà dotarsi, secondo propri modelli organizzativi di aree di degenza Covid il cui accesso dovrà essere riservato alle sole persone strettamente dedicate all’attività clinico assistenziale di tali pazienti. I degenti in quest’area - ha annunciato - non potranno ricevere visite e dovranno rigorosamente rispettare le misure di isolamento previste”.

“Il personale tutto che lavora in queste aree - ha rimarcato e Gallera - deve indossare i Dpi previsti e sintetizzati anche nelle note regionali diramate. Proprio in funzione delle manovre di assistenza che vengono eseguite. Dovranno essere inoltre previste aree dedicate esclusivamente alla degenza di pazienti Covid free con personale sanitario dedicato”.

E ancora, sempre con il fine di tenere isolati quanto più possibile i casi sospetti, "sarà necessario considerare, laddove presente e utilizzabile, l’attivazione di un blocco operatorio a uso esclusivo dei pazienti candidati a chirurgia elettive. E prevedere una separazione, per quanto possibile fisica e completa, di materiali e personale tra le sale operatorie dedicate ai pazienti Covid e no-Covid".

Tamponi prima del ricovero 

Occhi puntati anche sui pronto soccorso, primo luogo d'accesso agli ospedali e per questo aree a elevato rischio. "In questa fase è indispensabile che all’interno dei pronto soccorso siano mantenuti distinti e funzionalmente separati i percorsi di gestione e cura dei pazienti con e senza sintomi sospetti Covid-19. Ciò al fine di ridurre al minimo le possibilità di contagio in questo contesto", hanno ribadito Fontana e Gallera.

"Indipendentemente dalla modalità di arrivo - ha stabilito la giunta - tutti gli utenti che accedono al pronto soccorso, nel periodo del ritorno alla normalità degli ospedali lombardi, devono transitare in un’area dove vengono identificati i pazienti con sintomi compatibili con Covid-19. E, in tal caso, avviati alla valutazione all’interno di un percorso Covid-19. In caso contrario è invece previsto l’avvio al percorso standard, con esecuzione comunque del tampone naso faringeo prima dell’eventuale ricovero". A quel punto, poi, il paziente sarà destinato al reparto Covid o Covid free.

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