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Riaprono i parchi a Milano: cosa si può fare e cosa no. E ci sarà un sito con le presenze live

Ecco le regole stilate dal comune di Milano per l'utilizzo dei parchi dal prossimo 4 maggio

Sì a passeggiate e corse, con le dovute precauzioni. No all'utilizzo di attrezzi sportivi e aree giochi. Il comune di Milano ha stilato una serie di regole da seguire in vista della riapertura dei parchi cittadini dal prossimo 4 maggio, giorno in cui inizierà la fase 2 dell'emergenza Coronavirus

Riaprono i parchi con le norme fissate dal Dpcm del Governo - ha informato giovedì l'assessore al Verde, Pierfrancesco Maran -. Riaprono tutti, non faremo distinzione rispetto ai parchi recintati, ma con le restrizioni fissate dalle norme nazionali". E quindi, ecco i "comandamenti": sì all'accesso a "persone senza sintomatologia da infezione respiratoria e febbre e non soggette a misure di quarantena", a camminate "a un metro di distanza", a corse a "due metri di distanza" e a soste sulle panchine "a un metro di distanza". 

Sarà vietato, invece, "creare assembramenti", "utilizzare le aree giochi comprese quelle per bambini", "utilizzare aree e attrezzi sportivi", "svolgere attività ludico-ricreative" e "fare feste e pic nic". 

"È fondamentale che l’applicazione delle norme e il rispetto delle restrizioni venga utilizzato con buon senso, vista l’importanza delle misure di contenimento per cui dovremo abituarci a tenere distanza fisica ancora a lungo - ha sottolineato Maran -. Abbiamo a disposizione 25 milioni di mq suddividisi in 1100 parchi e giardini. Ognuno deve fare la sua parte, nell’interesse civico e con senso di responsabilità".

"Qualora questo non dovesse accadere - ha evidenziato, sulla scia di quanto già fatto dal sindaco Beppe Sala - potremmo prevedere di chiudere puntualmente parchi e aree laddove si verifichino frequenti violazioni".

Il sito in "tempo reale"

E lo stesso Maran ha annunciato che è allo studio un modo per informare i cittadini in tempo reale sulle presenze nei parchi. "Ci hanno proposto, se ne è parlato, alcune app di prenotazioni dei parchi per contingentare i numeri. Le abbiamo valutate ma pensiamo che sia un sistema non pienamente inclusivo - ha spiegato -, difficilmente applicabile agli spazi pubblici e comunque non controllabile in loco quindi al momento abbiamo scartato questi progetti".

"Stiamo invece lavorando ad un sito per informare i cittadini sulla saturazione dei parchi in tempo reale - ha concluso -, in modo che, prima di uscire, si sappia se son vuoti o già abbastanza pieni".

Foto - Le regole del comune di Milano

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